Abusi sessuali nella chiesa, più di trenta persone si fanno avanti

Nessun procedimento è stato tuttavia aperto per il momento.
SION - Oltre trenta persone in Vallese si sono fatte avanti con la polizia nell'ambito dell'indagine sugli abusi sessuali nella Chiesa cattolica. Nessun procedimento è stato tuttavia aperto per il momento, precisa la procura cantonale.
Finora, si legge in una nota odierna che fa il punto della situazione, cinque persone hanno chiesto di essere interrogate in maniera formale. Altre 27 sono state ascoltate, ma non hanno voluto spingersi più in là. Anche diverse persone chiamate in causa sono state sentite dalle autorità, aggiunge il Ministero pubblico. La procuratrice Béatrice Pilloud non ha però ancora aperto formalmente alcun procedimento contro un presunto autore specifico. Questo perché tutti i casi segnalati sono caduti in prescrizione oppure perché l'accusato è deceduto, viene spiegato.
Il Ministero pubblico non intende commentare ulteriormente la questione, limitandosi a indicare che il vescovado di Sion sta collaborando pienamente con la giustizia per far luce su quanto successo.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!