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VALLESE

Sion, trovata l'arma del delitto: «È un fucile semi-automatico»

Per il 36enne sparatore (reo-confesso) le autorità hanno richiesto la detenzione preventiva.
keystone-sda.ch / STF (LOUIS DASSELBORNE)
Sion, trovata l'arma del delitto: «È un fucile semi-automatico»
Per il 36enne sparatore (reo-confesso) le autorità hanno richiesto la detenzione preventiva.
SION - Ha usato un fucile semi-automatico Browning calibro12/70 il 36enne vallesano che lo scorso lunedì 11 dicembre ha ucciso due persone (ferendone un'altra) a Sion. L'arma del delitto, come comunicato poco fa dal Ministero pubblico, è infatti st...

SION - Ha usato un fucile semi-automatico Browning calibro12/70 il 36enne vallesano che lo scorso lunedì 11 dicembre ha ucciso due persone (ferendone un'altra) a Sion. L'arma del delitto, come comunicato poco fa dal Ministero pubblico, è infatti stata rinvenuta nell'automobile usata dal killer durante la sua breve fuga che ne ha preceduto l'arresto.

Richiesta la detenzione preventiva - Oltre al fucile, le forze dell'ordine hanno pure sequestrato due carabine, uno smartphone, del materiale informatico e oggetti e documenti. Da parte sua il 36enne - sentito già il giorno successivo dagli inquirenti - ha ammesso i fatti fornendo le proprie motivazioni e spiegazioni per i suoi atti. Per lui il ministero pubblico vallesano ha richiesto la detenzione preventiva.

Nel frattempo gli inquirenti hanno effettuato l'autopsia sui corpi delle due vittime e un esame clinico sulla donna ferita.

Ciò che è successo ...

Uno svizzero di 36 anni è stato arrestato in relazione a un duplice omicidio e un tentato omicidio a Sion. Le vittime, una donna di 34 anni e un uomo di 41 anni, erano entrambe residenti nel Vallese centrale, come il presunto omicida. Il sospetto ha un lungo storico di procedimenti giudiziari risalenti al 2014. Tra questi, vi sono denunce per attacchi all'onore, coercizione e minacce. Inoltre, è stato condannato nel 2017 da un tribunale militare per insubordinazione.

Dopo l'omicidio, l'uomo ha inviato un video al quotidiano Le Nouvelliste, in cui afferma di aver pianificato l'azione per due anni e mezzo. Nel video, l'uomo sostiene di essere «una vittima del sistema giudiziario» e nega le accuse di molestie. Mostra anche documenti relativi ai procedimenti giudiziari e messaggi sui social network.

Nonostante il suo storico giudiziario, nel 2017 l'uomo aveva ottenuto un permesso di acquistare armi rilasciato. Al momento del rilascio del permesso, infatti, sul casellario giudiziario dell'uomo era presente solo una sanzione pecuniaria di 2 giorni e una multa di 40 franchi sospesa per 2 anni.
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