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ZURIGO«È un vero orrore»: parla il capo dell’operaio morto sepolto dalla terra

03.02.23 - 20:35
Le pareti della trincea nella quale stava lavorando il 27enne hanno ceduto e non gli hanno dato scampo.
Polizia cantonale di Zurigo
«È un vero orrore»: parla il capo dell’operaio morto sepolto dalla terra
Le pareti della trincea nella quale stava lavorando il 27enne hanno ceduto e non gli hanno dato scampo.

WINTERTHUR - Ha avuto un esito fatale il terribile incidente verificatosi stamattina in un cantiere di Winterthur. Un operaio edile di 27 anni che era al lavoro in una trincea non protetta profonda diversi metri è infatti stato sorpreso dal cedimento delle pareti laterali della fossa ed è rimasto sepolto sotto la terra. L’uomo è potuto essere estratto dalla massa di materiale solo dopo la messa in sicurezza della trincea, che ha richiesto delle pareti di contenimento, ed è purtroppo risultato già privo di vita.

A parlare, ora, è il suo supervisore. «È un vero orrore», ha dichiarato ai colleghi di 20Minuten, dicendosi ancora sotto shock. «N. era un responsabile di progetto di grande esperienza e il mio braccio destro, non so come potrò continuare a lavorare senza di lui». Ma il rapporto dei due andava oltre alla sfera lavorativa: «Non ho perso solo un collega, ma anche un amico», aggiunge il 46enne, «era una persona dal cuore gentile». 

Al momento dell’incidente, avvenuto durante la riparazione di una conduttura, il supervisore non era presente. Dopo una chiamata della polizia si è però precipitato sul posto: «Non sapevo cosa stesse succedendo e provavo una forte preoccupazione». In seguito, spiega, ha dovuto identificare il corpo del collega.

Secondo il 46enne sul cantiere era però tutto in regola. «N. era estremamente esperto e ha sempre preso decisioni in modo intuitivo e indipendente». Tutte le precauzioni di sicurezza, aggiunge, erano state seguite. 

I familiari del 27enne, intanto, «sono ovviamente molto scossi» e sono stati assistiti dal Care team. 

Al momento le indagini per chiarire le circostanze dell’incidente sono in corso perciò Suva non può esprimersi sul caso concreto. «A partire da 1,5 metri di profondità una trincea va però messa in sicurezza», ha detto al Blick il portavoce della Suva Adrian Volanthen. Questo può essere fatto in diversi modi, in funzione del rispettivo sottosuolo. Di solito, viene illustrato sul sito della Suva, lo scavo viene puntellato o inclinato sufficientemente per garantirne la stabilità.

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COMMENTI
 

Polifemo 1 anno fa su tio
Una tragedia che, una volta di più, dimostra come, ancora oggi, sui cantieri si sottovaluti il rischio a cui si è esposti durante le lavorazioni negli scavi. Seguire le Regole Vitali salva le vite. Negli scavi, a partire da un’altezza di 1.5 m, si devono adottare misure a protezione del personale: puntellazioni o pareti a scarpata (regola 8 / Otto regole vitali per chi lavora nell’edilizia). Per far si che nessuno debba morire sul lavoro e che possa tornare ogni sera a casa dai suoi cari.

Tim 1 anno fa su tio
penso che non c'è cosa più brutta al mondo morire nel posto di lavoro per colpa di un incidente, penso sempre alle famiglie che aspettavano per cena o per pranzo ma sopratutto se la sera prima hanno litigato e il marito ragazzo amico....non hanno potuto chiarire la litigata...ecc.... povero ragazzo e povera famiglia

cle72 1 anno fa su tio
Leggere ancora nel 2023 di trincee non messe in sicurezza con supporti verticali e plinti orizzontali per evitare il cedimento del terreno è omicidio e non colposo. Si parla del ABC della normativa. Assurdo, non orribile.

Balin 1 anno fa su tio
Risposta a cle72
👍🏻

dan007 1 anno fa su tio
Inaudito non hanno protetto la zona di lavoro povero
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