Cerca e trova immobili

SVIZZERACrescono di un terzo le domande d'asilo

18.10.22 - 10:32
I principali paesi di provenienza sono l'Afghanistan e la Turchia. In un mese concessa la protezione s a 2877 ucraini
TiPress
Crescono di un terzo le domande d'asilo
I principali paesi di provenienza sono l'Afghanistan e la Turchia. In un mese concessa la protezione s a 2877 ucraini

BERNA - A settembre sono state registrate in Svizzera 2681 domande d’asilo, cioè 635 in più che nel mese precedente (+31 %). Rispetto a settembre 2021, il numero è aumentato di 1138 unità. A dirlo sono le statistiche della Segreteria di stato della migrazione. I principali Paesi di provenienza sono stati l’Afghanistan (824 domande; 267 in più rispetto al mese di agosto), la Turchia (544; +173), la Siria (180; +84), l’Eritrea (149; -35) e l’Algeria (141; -2).

Complessivamente, nel mese appena trascorso la Sem ha liquidato 1724 domande d’asilo, di cui 550 con una decisione di non entrata nel merito (in 438 casi in virtù dell’accordo di Dublino), 468 con la concessione dell’asilo e 431 con l’ammissione provvisoria in prima istanza. Il numero di casi in giacenza in prima istanza è aumentato di 1032 unità attestandosi a 7904.

Sempre a settembre, 1585 persone hanno lasciato la Svizzera sotto il controllo delle autorità o sono state rimpatriate o trasferite in uno Stato terzo. La Svizzera ha chiesto ad altri "Stati Dublino" la presa in carico di 793 richiedenti l’asilo: 158 persone sono state trasferite. Dal canto suo, la Svizzera ha ricevuto 314 domande di presa in carico e 93 persone sono state trasferite.

Il 12 marzo 2022 il Consiglio federale ha attivato per la prima volta lo statuto di protezione S in vista di accogliere persone bisognose di protezione fuggite dall’Ucraina. Nel mese scorso, 2664 persone si sono registrate presso i centri federali d’asilo per chiedere lo statuto di protezione S. Nel medesimo lasso di tempo lo statuto è stato concesso a 2877 persone, mentre in 83 casi è stato negato perché non erano soddisfatti i criteri pertinenti. 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE