Cerca e trova immobili

SVIZZERAGastroSuisse lancia l'allarme, 3’000 hotel e ristoranti minacciati dal caro bollette

09.10.22 - 08:31
L'aumento del prezzo dell’elettricità non sarà sostenibile a molte strutture alberghiere senza un intervento statale
Imago
GastroSuisse lancia l'allarme, 3’000 hotel e ristoranti minacciati dal caro bollette
L'aumento del prezzo dell’elettricità non sarà sostenibile a molte strutture alberghiere senza un intervento statale

BERNA - I prezzi dell'elettricità aumenteranno dal 200% al 600% in Europa. Migliaia di strutture alberghiere e ristoranti sono minacciati di scomparire per sempre a causa dei prezzi insostenibili. È quanto comunicato dall’associazione europea della ristorazione e trasmesso dal giornale di lingua tedesca “Schweiz am Wochenende”. Il settimanale fa il punto della situazione per quanto riguarda la Svizzera, dove le prospettive non sembrano tanto più incoraggianti.

Un settore già in ginocchio - Circa 3000 hotel, ristoranti o caffè si riforniscono dal mercato libero dell'elettricità in Svizzera e rischiano quindi di veder esplodere la bolletta. La situazione preoccupa il presidente di GastroSuisse Casimir Platzer. Per alcune aziende i prezzi potrebbero essere moltiplicati di dieci volte. Il settore, già indebolito dalla crisi del Covid durante la pandemia, non genera guadagni vertiginosi e potrebbe risentirne.

Spetta alla Confederazione trovare le soluzioni - Anche se l'energia elettrica rappresenta solo il 5% dei costi totali delle strutture, i margini sono così ristretti che alcune aziende non saranno probabilmente in grado di assorbire questa differenza, analizza lo specialista. A ciò si deve aggiungere l'aumento dei salari e del prezzo delle merci, che già pesano sui conti dei ristoranti e degli hotel.

Un futuro in bilico - Il presidente di GastroSuisse invita la Confederazione a trovare una soluzione il più rapidamente possibile. «Il futuro di molte strutture svizzere è minacciato», afferma. Senza aiuti statali questi aumenti dell’elettricità ricadrebbero in parte sulle spalle del cliente. Un aumento generale dei costi per i clienti è quindi più che probabile.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Sarà 1 anno fa su tio
@Mattiatr - Il libero mercato funziona fin che non crolla, e quando l'azienda è sistemica deve entrare in gioco la Confederazione. Per cui va bene il libero mercato se si può lasciare un'azienda al proprio destino. Quello che segue non lo dicono i socialisti ma l'ha detto Magdalena Martullo-Blocher, in merito ai 4 miliardi chiesti alla Confederazione. "Altro che approvvigionamento elettrico, quello che garantisce il piano di salvataggio da 4 miliardi di franchi per Axpo è la speculazione: le migliaia di trader dell'azienda potranno continuare ad agire e la Confederazione passerà alla cassa." "In marzo Axpo ha impiegato 65 miliardi di franchi in transazioni speculative. È quasi il nostro bilancio federale! Nel frattempo, la produzione di energia elettrica di Axpo è già stata venduta all'estero per gli anni a venire. Ora la speculazione in stile casinò sta quasi per affossare e Axpo e la Confederazione deve intervenire". Vi consiglio di leggere questo articolo: https://www.swissinfo.ch/ita/axpo--si-aiuta-speculazione-senza-scrupoli--dice-martullo-blocher/47908342

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
Non ci è dato sapere la natura degli investimenti, non ho trovato informazioni riguardo a cosa si riferisca con transazioni speculative, quindi per quanto mi riguarda resta un'opinione (a parte che la definizione stessa d'investimento speculativo è molto ampia). La confederazione ha creato in questi tempi un meccanismo non distante da quello bancario pure per le grandi banche, cioè le aziende energetiche a rischio sistemico (quindi abbastanza grandi da far grossi danni in caso di fallimento), loro si pagano un fondo alla quale attingere in caso di necessità. Ovviamente come tutti i problemi, pensi a una soluzione solo quando saltano fuori, cioè quest'anno. Ad Axpo è stato concesso un credito soggetto a vincoli fintanto ché non verrà restituito (per esempio niente dividendi e altro), questo è per concedergli liquidità. Ragionaci un attimo, se il problema fossero i famosissimi 65 miliardi, cosa vuoi fare con 4? Si parla di proporzioni totalmente differenti, il collegamento mi pare quanto meno forzato.¶ Detto ciò la concorrenza favorisce l'innovazione, quindi la ricerca di sistemi migliori per portare un servizio. Le aziende statali funzionano talmente bene da farsi prendere a pesci in faccia dagli altri. Ti porto un esempio, sono 16 anni che cerchiamo di portare la banda larga nei comuni di montagna tramite Swisscom (maggioranza statale), Starlink propone internet in tutto il mondo, senza cavi e funzionale. Soluzioni nuove per problemi esistenti, Swisscom non offre il servizio nemmeno con le tecnologie esistenti da due decenni. Tra l'altro ti faccio notare che pure lo statalismo crolla, anzi, quando lo fa si tira dietro tutto. Ha poco senso bloccare il mercato se ci sono aziende che possono svolgere lo stesso lavoro meglio, difatti il consiglio federale ti impone delle contromisure se sei abbastanza grosso da esser vitale per la nazione. Il problema è che scopri le gabole sempre quando avvengono, quindi questa volta l'intervento statale può esser benvenuto, la prossima magari non sarà necessario. Ciò non vuol però dire che bisogna regalare soldi a degli alberghi per pagare le fatture, la maggior parte delle persone vive anche senza hotel, lo stesso non si può dire di axpo.

Sarà 1 anno fa su tio
Cito: "Spetta alla Confederazione trovare le soluzioni" - Ma quante volte ho sentito dire che lo Stato non deve intromettersi... Si chiedono sempre più sgravi fiscali ma poi si pretende che lo Stato abbia i mezzi per soccorrere banche, aziende elettriche, alberghi e chi più ne ha più ne metta... E la stessa area politica si oppone agli aiuti alla popolazione più debole, compresa quell'area che si autodefinisce vicina al popolo.

Galium 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
Si tratta di un numero di casi limitato, opportunamente sfruttato a fini politici, che comunque denota la debolezza del sistema che dovrebbe evitare che questi abusi avvengano colpendo pesantemente i responsabili. In ogni caso non dovrebbe concernere il settore di cui tratta l’articolo. È vero poi che i comuni di frontiera hanno un tornaconto, ma questo non ci dovrebbe riguardare, anche perché il Cantone e lo Stato incassano imposte a fronte delle quali forniscono prestazioni molto limitate (solo manutenzione delle strade, e non istruzione, difesa etc. che restano a carico del paese in cui il frontaliere risiede)

Galium 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
È molto triste dover notare che quella parte politica che predica di continuo il "meno stato" sia poi in prima linea a chiedere sovvenzioni ai vari settori che tradizionalmente le portano voti.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
Oggi c'è poco da sovvenzionare e sussidiare. Siamo in una situazione inflattiva data dal fatto che per due anni la gente (inteso come totalità delle persone in Europa, ma pure USA e anche UK e CH) ha lavorato meno mantenendo il guadagno più o meno invariato. (in pratica salari pagati dallo stato a debito) Questo ha aumentato la capacità d'acquisto delle persone (paragonato alla quantità di lavoro che altrimenti non sarebbe stato retribuito, non a un periodo normale), quindi maggior capacità d'acquisto rispetto all'offerta = inflazione. Per non parlare poi della follia Cinese. Da noi l'inflazione è limitata perché è stata emessa meno moneta e abbiamo adottato politiche più economicamente sostenibili durante la pandemia. Oggi possiamo scegliere fra contenere l'inflazione riducendoci il potere d'acquisto (tassi aumentati) oppure perderne ulteriormente il controllo portandoci fra un anno o due a scelte più radicali che potrebbero portarci in recessione economica (ergo peggio). In Svizzera per il momento abbiamo fatto quella che secondo me è una scelta migliore, in UE, UK e USA invece fanno l'opposto. Gastro Suisse cerca invece di portarsi a casa la mancetta, questo da parte loro è normale, detto ciò io auspico che come tutti facciano i sacrifici necessari per non peggiorare la situazione. Qua il libero mercato non centra nulla, è una situazione contingente che ha poco a che vedere con un sistema che in un contesto normale funziona.

M70 1 anno fa su tio
@Galium mi faccia un piacere prenda il suo fagottino e varchi la frontiera. grazie.

Sarà 1 anno fa su tio
E chi glie l'ha detto di andare a comprare energia elettrica sul mercato libero? Quando risparmiavano stavano zitti, i prezzi li aumentavano comunque, ma ora che sono rimasti fregati dal libero mercato chiedono soldi allo Stato. Così hanno fatto anche le aziende elettriche e del gas, fregate da speculazioni anche sui derivati.

M70 1 anno fa su tio
@Galium bravissimo! gli stranieri tengono in piedi l'economia??? ma dove? a lei sembra che qualche imprenditore azzurro assuma personale residente? non paga nulla, non lascia neanche un centesimo sul territorio, fallisce e riapre, usa infrastrutture e tutto quanto a gratis, il frontaliete si porta la "schiscetta" e spunta nel piatto dove mangia! a casa mia questo si chiama approfittarsi e non certo indotto! le auguro di fallire se è in proprio e ai suoi figli, se ne ha, di stare a casa a vita come purtroppo capita ai giovani e non più giovani del ns cantone. e si vergogni a commentare come a fatto...gli stranieri che sono arrivati un tempo lavoravano, si stabilivano e contribuivano alla crescita della CH ma non certo quelli di adesso!

Galium 1 anno fa su tio
Risposta a M70
In primo luogo non mi risulta che i frontalieri di oggi siano diversi da quelli di un tempo. Se sono aumentati fino al livello attuale è perché qualcuno li ha assunti. E non si tratta di imprenditori stranieri trapiantati, ma di aziende locali, compresi ospedali e servizi essenziali, che hanno bisogno di collaboratori che il Ticino, e la Svizzera in generale, non sono in grado di formare e che quindi devono essere trovati all'estero. Tenga presente inoltre che i frontalieri in tutta la Svizzera sono più di 300'000 e che non si potrebbe in ogni caso farne a meno senza rischiare un collasso della produzione industriale e dei servizi

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Galium
@Galium - Vicino al confine sono arrivate aziende dall'Italia per approfittare del personale frontaliero, aziende a basso valore aggiunto e spesso di imprenditori disonesti che sono scomparsi lasciandosi dietro salari e contributi sociali non pagati, a danno anche dei lavoratori stessi. Poi è vero che in alcuni settori non possiamo fare a meno del personale frontaliero, ma anche i comuni di frontiera ne hanno un buonissimo tornaconto.

Io 1 anno fa su tio
che ci saranno licenziamenti e chiusure credo che sarà un dato di fatto...già ora il.cittadino ha un potere d'acquisto basso se poi aumentate addio fichi come si suol dire....solo una cosa mi preme dirla Gastrosuisse è da inizio pandemia che piange si sono fatti un'estate da record e un buon inizio d'autunno però ecco ora cominciano già a piangere ..noi..io cittadina questa estate non abbiamo messo in cascina tutto quel fieno come voi..anzi...le bollette ci sono..i rincari ci sono anche per noi ma ahimè non possiamo chiedere aiuto alla Confederazione dobbiamo arrangiarci con immensi sacrifici come d'altronde anche durante la pandemia con uno stipendio all 80 %...con tanti che hanno perso il lavoro...direte si ma c'è la Diso vero tutto dipende con che stipendio ci finite perché se già quando si lavorava si faticava figuriamoci con un 70/80% di quel misero stipendio.....perciò smettetela di piangere.. di elemosinare perché nella 💩 non ci siete solo voi anzi sicuramente state molto meglio di noi semplici cittadini!

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Io
Durante il covid i ristoranti sono stati obbligati a chiudere, lì ero d'accordo con le lamentele. Oggi invece è diverso, tutti subiamo le conseguenze dell'inflazione, non solo loro. (che da noi è inferiore rispetto a UK, UE e USA perché abbiamo evitato scelte stup1de Pandemia natural durante) La ristorazione è un settore a bassa produttività quindi girano salari bassi/bassissimi, il cantone Ticino continua a sprecare soldi per incentivare questo settore e tramite Gastro Ticino e la patente hanno pure limitato l'accesso al mercato (perché in Ticino non puoi lavorare se non ti viene dato il fogliettino strapagato da Gastro Ticino, dal SICC, o da altri organi vari, ridicolo). Quindi che soffrano insieme a noi, se non vogliono spendere in riscaldamenti che chiudano.

cle72 1 anno fa su tio
Quelli che fanno pagare una bottiglia d'acqua 8 Fr. ora piangono miseria 😂😅😂..., 💩

Meiroslnaschebiancarlengua 1 anno fa su tio
Se i margini di alcune strutture sono così ristretti, allora sono destinate a scomparire. È il destino di tutti i business che vivono sul filo del rasoio. Le crisi finanziarie, sanitarie e dell'energia hanno come effetto di far vacillare chi è più debole. Lo si è visto il altri settori (orologeria, industria meccanica, settore finanziario, ecc.). Ci sono piccoli grandi drammi che si consumano dietro queste storie commerciali e ciò rattrista. Comunque, se anche malgrado gli aiuto COVID le strutture sono fragili, non serve più ad un gran che innaffiare di nuovo il settore con aiuti finanziari (la crisi dell'energia non è l'ultima prova che il settore deve affrontare, ce ne sono altre dietro l'angolo). Sarebbe più lungimirante di ripensare il settore turistico con efferte globali e collaborazioni più forti tra operatori che lavorano con una certa professionalità, per aumentare il fatturato da dividersi. Altrimenti, chi deve scomparire scompare e le fette di torta diventano più grandi per chi resta. Ho parlato d'offerte globali e vi sembrano solo parolone di un non adetto del settore? Andate anche solo una volta in un ClubMed e avrete una mezza idea di cos'è un'offerta globale. Non è possibile nelle nostre realtà locali? Se pensate che la risposta sia no, OK, vi lascio buttare la spugna e vi porgo le mie più sincere condoglianze. Però, domandare aiuti pubblici servirà solo a comperare una bara più elegante.

M70 1 anno fa su tio
già i prezzi sono elevati ..se aumentate ancora i prezzi fallirete perchè nessuno entrerà più...e poi diciamocela .la maggior parte sono tutti non residenti con personale non residente quindi non piange nessuno!

Galium 1 anno fa su tio
Risposta a M70
Solito commento inqualificabile di chi non sa far altro che prendersela con gli "odiati stranieri", dimenticando che costoro tengono in piedi l'economia del cantone e della Svizzera in generale

Elisa_S 1 anno fa su tio
Risposta a M70
Dipende cosa intendi per aumento. Se i costi attuali rappresentano il 5 percento dei costi totali di un esercizio...non possono di certo aumentare il costo di un piatto da 20 franchi a 25 ...

Elisa_S 1 anno fa su tio
Aumentate i prezzi in modo DAVVERO proporzionale sul piatti pronti ad essere serviti. I clienti non si perderanno. E con un piano risparmio sull utilizzo consapevole dell energia ( o esempio lavare tovaglie alla sera, luci con sensori, piastre, ridurre orari di utilizzo cucina...) si può già risparmiare parecchio.

Elisa_S 1 anno fa su tio
Risposta a Elisa_S
O abbassare temperatura visto che spesso in inverno nei ristoranti si fa la sauna

cle72 1 anno fa su tio
E quante famiglie in difficoltà, "cara" gastrosuisse?

Meck1970 1 anno fa su tio
politici deludenti. Hanno privatizzato tutto e adesso abbiamo il risultato finale. Speculazioni su tutto.

dan007 1 anno fa su tio
Siete già carissimi nei prezzi ma oramai è così le vacanze sono un lusso fate pagare tassa energetica al cliente

Mirketto 1 anno fa su tio
Volete che le bollette ve le paghiamo noi?? Tanto siamo già a 90…uno in più uno in meno….pazzesco

Fkevin 1 anno fa su tio
Solo gli alberghi? Anche tanti comuni mortali ne risentono. Siamo sempre pecorelle, ad accettare questa solita cavolata di aumenti ingiustificati. Aumento cassa malati di 30 al mese (franchigia 2500), aumento tassi ipotecari del triplo (quindi altri 900 o 1500 in più al mese), aumento elettricità del 40%. E cosa ancora? Fate i calcoli, ma penso che qui tanti saranno con le natiche per terra per ingrossare ancora di più chi di soldi ne ha (come le banche e ditte elettriche).

Elisa_S 1 anno fa su tio
Risposta a Fkevin
Ti do ragione..ognuno deve tamponare un po' dalla sua parte e ingegnarsi come può. ..non solo il consumatore finale. Troppo facile come soluzione.
NOTIZIE PIÙ LETTE