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SVIZZERAÈ stato un luglio da record per la Rega, ma come mai?

28.08.22 - 15:00
Triste primato: a luglio la Rega ha dovuto soccorrere più persone che mai. Quali sono i motivi?
Tio/ 20 minuti
Quest'anno la Rega è stata impiegata più spesso che mai.
Quest'anno la Rega è stata impiegata più spesso che mai.
È stato un luglio da record per la Rega, ma come mai?
Triste primato: a luglio la Rega ha dovuto soccorrere più persone che mai. Quali sono i motivi?
«Quest'anno il numero di incidenti in montagna è stato precisamente superiore al solito»

BERNA - Quest'estate la Rega è stata chiamata a intervenire molto più spesso rispetto agli ultimi anni, con oltre 2'100 interventi solo nel mese di luglio.

«Non abbiamo mai avuto così tante chiamate in un mese» conferma il portavoce dei media David Suchet. «Rispetto all'anno precedente, questo rappresenta un aumento del 26%».

Ma la crescita non è stata evidente solo rispetto all'anno precedente. «Rispetto alla media quinquennale (2017-2021), l'aumento è ancora maggiore: quasi il 33%, ovvero più di 500 missioni». Per essere pronta a questo aumento, la Rega ha dislocato altri elicotteri di soccorso nell'Oberland bernese e nei Grigioni.

I motivi dell'aumento
Ma perché quest'incremento? Per capirlo, abbiamo contattato l’ospedale cantonale grigionese, che è tra gli istituti che hanno accolto un numero maggiore d'individui che si sono infortunati.

«Quest'estate abbiamo avuto un numero d'incidenti escursionistici e di montagna decisamente superiore al solito», conferma Dajan Roman, portavoce per i media. Il motivo principale, secondo Roman, è stato il bel tempo. «Le molte ore di sole hanno attirato in montagna più persone del solito».

Allo stesso tempo, però, il calore contribuisce anche ad altri fenomeni: «La siccità influisce sulle condizioni del terreno e dei sentieri: quando tutto è asciutto, le superfici sono molto più scivolose», spiega Roman.

In quota, il calore porta anche a un innalzamento del limite del permafrost e quindi a un maggiore scioglimento della neve e del ghiaccio. Il risultato è una maggiore instabilità del terreno. «Questo può portare alla caduta di rocce e all'allentamento delle prese durante l'arrampicata, con conseguenti infortuni».

L'invito è quindi quello di avere prudenza, essere ben equipaggiati e, se necessario, accompagnati da una guida alpina.

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