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SVIZZERA

Perché i "terzos" non diventano svizzeri?

A quattro anni dal referendum, solo 1847 persone su 25mila hanno chiesto la cittadinanza svizzera
tipress
Perché i "terzos" non diventano svizzeri?
A quattro anni dal referendum, solo 1847 persone su 25mila hanno chiesto la cittadinanza svizzera
Colpa della procedura di naturalizzazione (non abbastanza) agevolata, secondo la Commissione federale della migrazione. Che propone dei correttivi
BERNA - Agevolata, ma non troppo. Non abbastanza, almeno, per convincere gli immigrati di terza generazione a chiedere il passaporto rossocrociato. La nuova procedura di naturalizzazione approvata con un referendum cinque anni fa dal popolo (era il 1...

BERNA - Agevolata, ma non troppo. Non abbastanza, almeno, per convincere gli immigrati di terza generazione a chiedere il passaporto rossocrociato. La nuova procedura di naturalizzazione approvata con un referendum cinque anni fa dal popolo (era il 12 febbraio 2017) non ha sortito gli effetti sperati. Così com'è, secondo Berna, è inutile o quasi.

La prova è nei dati presentati oggi dalla Commissione federale della migrazione (Cfm). Su oltre 25mila "terzos" censiti in Svizzera, solo 1847 hanno fatto domanda della cittadinanza in questi anni. Il motivo - afferma un'indagine condotta dall'amministrazione federale - è che la strada verso il passaporto è ancora così irta di ostacoli burocratici da scoraggiare gli interessati. 

Possibile? Secondo Walter Leimgruber, presidente della Cfm, esistono una serie di intoppi normativi che hanno impedito di «tradurre in fatti la volontà del popolo e dei Cantoni». Ricercatori delle Università di Ginevra e Neuchâtel hanno analizzato su incarico della Commissione i dati e intervistato le persone che hanno intrapreso la naturalizzazione, assieme ai rappresentanti delle autorità cantonali preposte alla pratica.

Dallo studio emerge che la promessa di una naturalizzazione agevolata «non viene mantenuta» si legge. Al contrario, il processo è complicato da più fattori: il limite d’età previsto dalla legge, i numerosi ostacoli burocratici e la carenza di informazioni date agli interessati. Secondo gli autori, alcune semplici misure basterebbero ad aumentare il numero di persone naturalizzate: anzitutto il limite di età di 25 anni, oltre il quale la naturalizzazione non è più possibile. 

«Per molti il desiderio di naturalizzarsi nasce più tardi, per esempio dopo aver finito gli studi o al momento di fondare una famiglia» scrivono i ricercatori. «Il limite d’età stabilito per legge dovrebbe pertanto essere stralciato perché non rispecchia la realtà degli interessati». 

Un altro ostacolo è rappresentato dalla necessità di "provare" l'appartenenza alla terza generazione. «Non è così semplice come si potrebbe immaginare» sottolinea lo studio. «Occorre infatti documentare che i nonni erano autorizzati a soggiornare in Svizzera, che uno dei genitori ha frequentato la scuola dell’obbligo in Svizzera per almeno cinque anni, che uno dei genitori ha vissuto in Svizzera per dieci anni e possiede un permesso di domicilio». Se uno dei due nonni è deceduto o ha lasciato la Svizzera, l'impresa può diventare impossibile. Infine, fanno notare i ricercatori, spesso i Comuni di residenza non sono in grado di offrire consulenza agli interessati a causa della complessità delle norme in vigore. 

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