Cerca e trova immobili
ZURIGO

Espulso dalla scuola per le sue idee di estrema destra

Sono stati i suoi compagni a chiederne l'allontanamento dopo che la direzione aveva già preso dei provvedimenti.
Keystone
La scuola universitaria d'arte di Zurigo
Fonte ats
Espulso dalla scuola per le sue idee di estrema destra
Sono stati i suoi compagni a chiederne l'allontanamento dopo che la direzione aveva già preso dei provvedimenti.
ZURIGO - La scuola universitaria d'arte di Zurigo (ZhdK) ha espulso uno studente sospettato di appartenere a un gruppo di estrema destra. I suoi compagni di classe ne hanno chiesto l'allontanamento dopo aver appreso quali erano le sue idee. La direzi...

ZURIGO - La scuola universitaria d'arte di Zurigo (ZhdK) ha espulso uno studente sospettato di appartenere a un gruppo di estrema destra. I suoi compagni di classe ne hanno chiesto l'allontanamento dopo aver appreso quali erano le sue idee.

La direzione della ZhdK aveva già adottato provvedimenti disciplinari contro il ragazzo in agosto, precisa un comunicato pubblicato sul sito web della scuola. Allo studente era stato negato l'accesso ai locali e alle strutture della scuola.

Il ragazzo è stato in seguito espulso dalla scuola. Il termine per il ricorso è scaduto. La ZhdK non fornisce ulteriori informazioni sul caso per motivi di protezione della personalità, ha precisato.

La polizia cantonale di Zurigo ha sequestrato diverse armi da fuoco al giovane e a un'altra persona durante una perquisizione.

Secondo il quotidiano zurighese Tages-Anzeiger, lo studente appartiene a un gruppo neonazista denominato "Eisenjugend" ("Gioventù di ferro"), che chiede, tra l'altro, una «guerra razziale».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE