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K-Tipp attacca: «I quotidiani costano molto di più ma offrono meno»

Il giornale dei consumatori sostiene che pure la qualità sia in calo e che le edizioni cartacee vengano trascurate
ARCHIVIO TIPRESS
Negli ultimi dieci anni i grandi quotidiani come Tages-Anzeiger e Neue Zürcher Zeitung hanno fortemente aumentato i prezzi degli abbonamenti, fornendo però nel contempo meno contenuti.
Fonte Ats
K-Tipp attacca: «I quotidiani costano molto di più ma offrono meno»
Il giornale dei consumatori sostiene che pure la qualità sia in calo e che le edizioni cartacee vengano trascurate
ZURIGO - Negli ultimi dieci anni i grandi quotidiani come Tages-Anzeiger e Neue Zürcher Zeitung (NZZ) hanno fortemente aumentato i prezzi degli abbonamenti, fornendo però nel contempo meno contenuti: a sostenerlo è il periodico con...

ZURIGO - Negli ultimi dieci anni i grandi quotidiani come Tages-Anzeiger e Neue Zürcher Zeitung (NZZ) hanno fortemente aumentato i prezzi degli abbonamenti, fornendo però nel contempo meno contenuti: a sostenerlo è il periodico consumeristico K-Tipp.

Per il 2020 un anno di NZZ costa 814 franchi, il 59% in più di quanto il lettore doveva sborsare nel 2010, emerge da un'analisi pubblicata oggi dal mensile. Il Tages-Anzeiger segna +54% (a 576 franchi), l'Aaargauer Zeitung +45% (544), la Berner Zeitung +45% (527). Un po' più contenuti - in un lasso di tempo peraltro caratterizzato da un rincaro negativo - sono gli aumenti di Basler Zeitung (+31% a 526), Luzerner Zeitung (+31% a 522) e Blick (+24% a 399).

Gli editori forniscono varie motivazioni per questo stato di cose, che vanno dalla forte contrazione della pubblicità alla digitalizzazione, passando per i costi di recapito. K-Tipp mette però in luce come sia diminuita anche la quantità di articoli pubblicati e come questi vengono utilizzati anche più volte, per esempio sulle varie testate Tamedia.

Il giornale dei consumatori sostiene che pure la qualità sia in calo e che le edizioni cartacee vengano trascurate. L'esempio lampante è stata l'esplosione che ha interessato Beirut a inizio agosto: nonostante l'evento si sia verificato intorno alle 17.00 ora svizzera, la Berner Zeitung l'ha trattato con una notizia a pagina 11, sulla NZZ non figurava in prima pagina, sul Tages-Anzeiger c'era ma non in modo preminente.

Secondo il K-Tipp questi sono i risultati delle strategie all'insegna del "mobile first", vale a dire di spingere i giornalisti a favorire il canale digitale. In tal modo il lettore del giornale viene svantaggiato. Viene criticato anche l'approccio di riprendere, per la copertura dei fatti esteri, articoli di testate tedesche: in tal modo il lettore elvetico si è trovato ad esempio confrontato con un ex re spagnolo Jaun Carlos accusato di "Durchstecherei", parola spiccatamente tedesca e incomprensibile nella Confederazione, dove si parla di "Betrug" (truffa).

E lo stesso K-Tipp, quanto costa? Attualmente 43,50 franchi, 6 in più rispetto a un decennio fa (+16%). Il numero di articoli - fa sapere la redazione - è rimasto però identico. Inoltre i test sulla qualità dei prodotti e i team di consulenza sono stati molto potenziati.

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