I vandalismi ai convogli aumentano e fra di essi figurano anche i graffiti. Persino chi li condanna, però, talvolta li apprezza
ZURIGO - Se anche alle nostre latitudini capita, di tanto in tanto, di avvistare treni in parte coperti dai graffiti, oltre Gottardo il fenomeno pare essere ancora più evidente. Lunedì, alla stazione centrale di Zurigo, se ne potevano avvistare per esempio tre contemporaneamente. Un caso isolato, certo, ma anche le cifre diramate dalle FFS lo confermano: nel 2017 i danni da graffiti e da vandalismi al materiale rotante sono aumentati, indica l’ultimo rapporto di gestione. La statistica criminale conferma un’incidenza elevata: i danni materiali in ambito ferroviario sono stati 2’600 in un anno, degli stessi fanno parte anche i graffiti.
Sprayare i treni può mettere in pericolo la vita di chi lo fa, spesso ignaro dei pericoli connessi a questa pratica. I graffiti, poi, provocano anche costi elevati. Secondo il portavoce delle FFS Reto Schärli, i danni da vandalismo hanno determinato spese per 5,6 milioni di franchi nel 2016. Una cifra che influisce indirettamente anche sui prezzi dei biglietti.
«Le FFS denunciano sistematicamente tutti i graffiti», fa sapere Schärli. I convogli sprayati vengono inoltre tolti dalla circolazione possibilmente entro 24 ore, aggiunge. Le ferrovie collaborano con la polizia e si affidano alla videosorveglianza, sottolinea il portavoce.
Anche sui social fanno la loro comparsa le foto di graffiti sui treni. Sull’account Instagram dell’avvocato Martin Steiger, per esempio, il cui atteggiamento, però, è ambivalente: «Quando mi siedo sul treno i graffiti mi danno fastidio, ma da fuori si vedono a volte dei begli esemplari», spiega. In Svizzera, aggiunge tuttavia, questi dipinti murali vengono percepiti negativamente: «Non si addicono all’immagine del Paese». Da un punto di vista giuridico, sottolinea Steiger, i graffiti sui treni sono senza dubbio dei danneggiamenti punibili. Accanto a scarabocchi senza senso ci sono, è vero, anche graffiti «senza alcun dubbio artistici, ma si trovano nel posto sbagliato», conclude l’avvocato.