Cerca e trova immobili
BERNA

«Troppo alluminio nei deodoranti»

Il Consiglio nazionale ha approvato l'analisi degli studi pubblicati sull'argomento e le possibilità d'intervento della Confederazione
Keystone
«Troppo alluminio nei deodoranti»
Il Consiglio nazionale ha approvato l'analisi degli studi pubblicati sull'argomento e le possibilità d'intervento della Confederazione
BERNA - Occorre una maggiore precauzione nell'impiego dell'alluminio nei deodoranti. Il Consiglio nazionale ha approvato oggi - con 126 voti contro 58 e una astensione - un postulato di Lisa Mazzone (Verdi/GE) che chiede appunto di analizzare gli stu...

BERNA - Occorre una maggiore precauzione nell'impiego dell'alluminio nei deodoranti. Il Consiglio nazionale ha approvato oggi - con 126 voti contro 58 e una astensione - un postulato di Lisa Mazzone (Verdi/GE) che chiede appunto di analizzare gli studi pubblicati sull'argomento e le possibilità d'intervento della Confederazione. La ginevrina si è detta preoccupata per i risultati di alcuni studi sull'uso del cloridrato di alluminio nel prodotti per la cura del corpo.

Secondo una ricerca guidata dal professore e oncologo André-Pascal Sappino con alcuni collaboratori della facoltà di medicina dell'Università di Ginevra, ha ricordato la deputata ginevrina, per la prima volta è stata dimostrata la tossicità del cloridrato di alluminio per le cellule mammarie umane. Il 90% circa dei deodoranti contiene questa sostanza.

Per Mazzone è quindi necessario, alla luce di queste ricerche, che il Consiglio federale adotti dei provvedimenti, come studiare la possibilità d'introdurre un'avvertenza sui prodotti interessati per mettere in guardia i consumatori dalle conseguenze per la salute oppure vietare semplicemente in Svizzera i deodoranti contenenti questa sostanza.

Il Consiglio federale, ha detto Alain Berset, è disposto a valutare la situazione. È importante che la Svizzera valuti da sola la presunta pericolosità di questa sostanza senza aspettare eventuali decisioni europee, ha aggiunto il ministro della sanità. Tuttavia, mette in guardia il consigliere federale, le misure di tutela non sono per domani.

Una minoranza avrebbe voluto bocciare il postulato. Gli studi eseguiti finora non hanno permesso di dimostrare alcunché, il lavoro che l'amministrazione federale dovrebbe eseguire per far fronte alle richieste del postulato sarebbe quindi inutile oltre che costoso, ha sostenuto, invano, Christian Imark (UDC/SO).

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE