Abbattere le mucche mentre si trovano al pascolo per evitare lo stress, il test
Un allevatore del canton Zurigo è diventato il pioniere di questo metodo, ancora proibito in Svizzera
ZURIGO - Abbattere le mucche mentre si trovano al pascolo per evitare lo stress del trasporto e del macello: un allevatore del canton Zurigo è diventato il pioniere di questo metodo - ancora proibito in Svizzera - che le organizzazioni animaliste giudicano positivamente.
"Si vede che in questo modo gli animali non sono sottoposti ad alcun tipo di stress, perché restano nel loro ambiente abituale, ossia in mezzo alla mandria, fino a quando vengono storditi", ha dichiarato oggi Nils Müller ai media riuniti nella sua fattoria di Forch (ZH).
Müller, produttore di carne con il marchio "bio", ha abbattuto finora tre mucche con il metodo da lui sviluppato in collaborazione con l'Istituto di ricerca di agricoltura biologica (FiBL) di Frick (AG).
Per fare ciò, l'allevatore ha realizzato a margine di un pascolo un piccolo recinto. Di primo mattino l'animale da abbattere viene portato nel recinto assieme agli altri bovini. Müller prende posto su una piattaforma rialzata e quando l'animale si avvicina lo stordisce con un colpo alla fronte sparato con un arma di piccolo calibro.
Il proiettile rimane conficcato nel cervello e gli altri animali ritornano al pascolo senza accorgersi di nulla. La mucca dev'essere dissanguata nel giro di 90 secondi. Il contadino la porta con il trattore in un apposito locale della sua fattoria, dove entra in azione un macellaio itinerante.
Il nuovo metodo risparmia agli animali il trasporto in camion, il tempo passato al macello, come pure il contatto con umani e vacche che non conosce. L'eliminazione di questi fattori di stress non rappresenta soltanto un vantaggio per l'animale, ma anche per la qualità della carne, afferma Eric Meili, dell'istituto FiBL.
Secondo l'esperto, il metodo di macellazione sperimentato da Nils Müller - che prima di allevare mucche è stato a lungo vegetariano - si addice in particolare per quegli allevatori che vendono i loro prodotti direttamente in fattoria.
L'esperienza è sostenuta anche dall'organizzazione per la protezione degli animali Vier Pfoten (Quattro zampe): per la sua responsabile, Sabine Hartmann, si tratta di un metodo che potrebbe fare strada.
Più scettica invece Vacca Madre Svizzera (VMS), l'associazione degli allevatori che praticano la linea vacca-vitello: il nuovo metodo necessita di infrastrutture che sono troppo care per gli allevamenti che in Svizzera hanno in media 20 capi di bestiame, dichiara all'ats il direttore di VMS Urs Vogt.
La macellazione di bovini in fattoria è una pratica tuttora vietata in Svizzera. Nils Müller ha ottenuto dall'Ufficio di veterinaria zurighese l'autorizzazione provvisoria per dieci abbattimenti di questo tipo.



