La Borsa svizzera non teme i dazi

L'indice SMI è salito oltre 12'000 punti per la prima volta nelle ultime 3 settimane
ZURIGO - La borsa svizzera si conferma poco incline a lasciarsi impressionare dai dazi del 39% voluti dal presidente americano Donald Trump nei confronti della Confederazione e dai fallimenti finora registrati dal Consiglio federale nel tentare di far tornare il 79enne sulla sua decisione.
Stamani l'indice di riferimento SMI è salito per la prima volta da circa tre settimane a questa parte oltre i 12'000 punti, segnando un massimo a 12'026 punti, per poi ripiegare lievemente verso quota 11'995 punti, con una progressione dello 0,13% rispetto alla chiusura di ieri.
Se il mercato dovesse terminare con il segno più si tratterebbe della sesta chiusura positiva consecutiva. Prima delle 17.30 molto può però ancora succedere: gli investitori si muovono con prudenza, in attesa soprattutto del vertice di domani in Alaska fra il presidente Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin.
Al momento l'indice SMI presenta una performance da inizio gennaio del +3,4%. Rispetto al massimo dell'anno (13'199 punti il 3 marzo) il listino è invece arretrato dell'11,1%.




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