Il team di Maranello dovrebbe puntare tutte le sue carte su Charles Leclerc, che non è invece tutelato come dovrebbe.
Max Verstappen guida la classifica generale con 181 punti, davanti a Perez (147), Leclerc (138), Sainz (127), Russel (111) e Hamilton (93).
SILVERSTONE - Sembra quasi che alla Ferrari non interessi vincere questo Mondiale di Formula 1.
C’è l’impressione che alla Scuderia importi conquistare più gare possibili, ma non abbia una strategia per favorire il suo gioiellino Leclerc. Ogni volta che c’è da fare una scelta coraggiosa a pagarne le conseguenze è lui. A Montecarlo dovevano tenerlo fuori e lo hanno fatto rientrare. A Silverstone dovevano farlo rientrare e lo hanno tenuto fuori. È vero che in Gran Bretagna è stato chiesto a Sainz di lasciar passare Charles che era sensibilmente più veloce, ma si è decisamente aspettato troppo per chiederglielo, permettendo a Hamilton di avvicinarsi.
Una squadra che punta su un pilota lo favorisce in ogni modo e senza esitazioni. La Ferrari non sta dando quest’impressione e quando vuole favorire il monegasco ha quasi paura a farlo vedere. Per battere la Red Bull, la Ferrari deve puntare tutte le sue fiches sul suo uomo migliore e anche a Silverstone (errore in qualifica a parte) si è visto chiaramente chi è il più veloce. Sainz ha sbagliato la prima partenza, si è rifatto alla seconda mostrando una cattiveria inusuale, ma poi ha sbagliato ancora sotto la pressione di Verstappen e alla fine quando aveva una SF 75 perfetta teneva un ritmo inferiore al suo compagno che pure aveva l’ala anteriore danneggiata. Lo spagnolo è un buon pilota, probabilmente anche ottimo, ma Leclerc è un campionissimo. In Ferrari lo hanno capito altrimenti non gli avrebbero fatto un contratto lunghissimo, ma non riescono a proteggere il loro investimento. Assomigliano al miliardario che si compra una nuova auto da sogno e poi la parcheggia sotto il cartello “caduta massi”.
Se Leclerc non fosse un uomo squadra più forte della squadra, sarebbe difficile gestire il tutto. Ma Charles anche l’altro giorno è riuscito a trovare le parole giuste, ha cercato di spostare l’attenzione dalla sua amarezza alla gioia di Sainz e si è pure interrogato dicendo in diretta tv: «Chi sono io per chiedere un chiarimento alla Ferrari?». Una frase perfetta detta in tv, ma l’augurio è che Charles al chiuso di una stanza, abbia poi usato altri toni con Binotto e gli ingegneri. Lui è il miglior pilota della Rossa di oggi e ha tutto il diritto di dire la sua e di arrabbiarsi. Anzi a questo punto ne ha il dovere. Anche Schumacher non lasciava trapelare una polemica all’esterno, ma era durissimo nei briefing. Charles deve alzare la voce quando si ritrova a quattr’occhi con Binotto, fargli capire che non è questo il modo di proteggere il loro tesoro.
Probabilmente non erano al corrente
Interessante punto di vista. Da recenti dichiarazioni di Binotto, mi è parso di capire che Ferrari non puntasse al titolo piloti, ma a delle buone prestazioni della squadra. (che poi ,di conseguenza, potrebbero tradursi in qualcosa di buono anche per i piloti). Questione di obbiettivi quini... Per come la vedo io, dopo la safety car, a gomme invertite tra i due della rossa, forse Leclerc avrebbe potuto fare bene P1 o P2, ma credo che Sainz sarebbe stato sfilato in P6. Se è stata questa la chiave di lettura della scuderia Ferrari, li posso capire. Leggendo il libro della formula 1 (scritto da Zappelloni e Dal Monte), che consiglio, e confrontandolo con questo articolo, mi sembra di capire che, in seno alla scuderia Ferrari, la storia si stia ripetendo, quindi nulla di nuovo. No?
Le gomme migliori le riceve prima chi mette più soldi, ovvero chi ha lo sponsor più forte. Contrariamente Hamilton è stato molto generoso e sportivo con il povero Calimero.
Scusami, non ho capito la storia di Calimero, e tantomeno quella sulle gomme, visto che sono tutte uguali…
Non ho capito un H!
Calimero è Leclerc. Sfortunato. Forse Pippone detto Gigi dovrebbe dedicarsi un po' di più alla lettura.
Sainz ha sbagliato la prima partenza, si è rifatto alla seconda mostrando una cattiveria inusuale…. Ecco, già in questa frase si spiega la competenza del giornalista… Mah
Infatti...., Zapelloni, braccine strappate all’agricoltura, ma forse li faceva ancora più danni.
Comunque la filosofia di Enzo Ferrari era che a lui importavano le vittorie delle sue auto, i piloti li considerava solo nella misura in cui potessero condurre alla vittoria le sue auto.
Il solito Zapelloni che racconta quel che gli pare in modo inesatto ed impreciso. Intanto a me risulta che il contratto dello spagnolo è di prima guida e quindi come per il monegasco è libero di duellare alla pari. Ferrari salvo attenuanti o manifesta inferiorità non può interferire più di tanto, poi chissà le clausole dei contratti cosa prevedono, magari hanno sottoscritto che chi arriva con più punti ad un certo numero di gare poi diventa prima guida, chi lo sa? Caso contrario un pilota come Sainz andava a pilotare per un’altra scuderia, potrebbe anche darsi.
Sicuramente vorrebbe vincerlo, il problema è che sono dei pasticcioni in fatto di strategia dei box. Binotto è un grandissimo tecnico ma rimproverare pesantemente un pilota (che aveva tutti i motivi per essere arrabbiato) mostra tutti i suoi limiti in qualità di team manager.
chiunque lo vuole vincere,ma il vero campione é solo uno....
Assolutamente NO!! Vive di ricordi della preistoria!!! 😂😂
E ora scatenatevi...