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NATIONAL LEAGUE«Alla base ci sono sacrifici e umiltà. Mondiali? Non chiedetemi un pronostico...»

24.11.22 - 08:00
Il Ginevra di Cadieux sta dettando legge: «Abbiamo lasciato da parte "l'Io": ognuno gioca per la squadra».
keystone-sda.ch (SALVATORE DI NOLFI)
«Alla base ci sono sacrifici e umiltà. Mondiali? Non chiedetemi un pronostico...»
Il Ginevra di Cadieux sta dettando legge: «Abbiamo lasciato da parte "l'Io": ognuno gioca per la squadra».
«Alessio Bertaggia? Ha margini di crescita e sappiamo che ci potrà dare tanto nell’arco della stagione. Qatar 2022? Simpatizzo per l'Inghilterra».
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GINEVRA - Se dal secondo posto in giù è vera bagarre, con tanto equilibrio e squadre sempre pronte a "rubarsi" punti in questa appassionante National League, in vetta - dove osano le Aquile - c'è chi sta veramente volando. È il Ginevra di Jan Cadieux, che in versione schiacciasassi ha vinto 17 delle prime 22 partite, con una sola sconfitta nei 60'. Un magic moment che colloca i granata a 52 punti, +11 sul Bienne, primo inseguitore.

«È bellissimo essere lì e questi punti non ce li può togliere nessuno, ma non dobbiamo pensare troppo alla classifica - interviene l’head coach 42enne - Il focus resta sul lavoro quotidiano e la crescita collettiva, poiché sappiamo che nell’hockey può cambiare tutto molto in fretta. Certo non nego che stiamo avendo un rendimento che non potevamo nemmeno sognare, con risultati al di sopra delle aspettative».

Merito del coach e merito di un gruppo - tra stranieri top e svizzeri di assoluto valore - con individualità impressionanti.
«Dal primo giorno sapevamo di avere un’ottima squadra, ma poi, senza coesione e sacrifici non si va da nessuna parte. Il merito è dei ragazzi che hanno grande carattere. Anche nelle serate più difficili, magari senza giocare benissimo, abbiamo portato a casa dei punti e questi sono segnali da non sottovalutare. Ognuno lavora duro ed è pronto a sacrificarsi. Lascia da parte “l’Io” - come voler segnare o fare la giocata - per il bene del gruppo. È la base del nostro successo. Allo stesso tempo la chiave è rimanere umili. Come obiettivo ci siamo posti i playoff diretti cercando di vincere più partite possibili, onde evitare brutte sorprese. Abbiamo visto lo scorso anno che gli sgambetti sono dietro l’angolo…».

Al pacchetto di import, già fortissimo con Tömmernes, Winnik, Filppula e Vatanen, si sono aggiunti Hartikainen (già 13 gol) e un certo Linus Omark (di ritorno).
«Ci hanno fatto fare un altro step in avanti. Sono qui per quello. Voglio però evidenziare anche il rendimento dei nostri svizzeri, che sono la chiave per avere successo sul lungo termine. Nelle fasi più calde, per ambire a traguardi importanti, avremo bisogno di tutti».

Tra gli svizzeri con una notevole esperienza c’è anche Alessio Bertaggia, arrivato in estate da Lugano. Come giudichi il suo inserimento?
«Alessio ha margini di crescita, si sta abituando al nuovo sistema di lavoro e alla nostra filosofia. La società ha puntato su di lui con un contratto a lungo termine e siamo sicuri che ci aiuterà nell'arco della stagione. È uno di quei giocatori che, con la sua energia, ci potrà dare tanto anche nella post-season».

Ultime battute sui Mondiali in Qatar. Vi stanno “rubando” un po' la scena?
«No, questo in fondo non credo. Ovviamente è un evento planetario seguitissimo, ma i tifosi di hockey non hanno dimenticato il campionato. Seguono ancora le partite. Io però non sono un grande appassionato di calcio, diciamo che non sono la persona giusta per un pronostico su Svizzera-Camerun... (ride, ndr). Seguo più la Champions e a livello di Nazionali simpatizzo per l'Inghilterra», conclude Jan Cadieux.

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