HCL«Il Lugano è già fatto, ma sono pronto a sostituire Habi»

LUGANO - Per qualche mese il suo lavoro cambierà: smetterà i vestiti del vicepresidente e indosserà quelli del direttore sportivo. Trattative, contratti, furbizie di mercato: la quotidianità di Andy Näser sarà stravolta. E questo per l'addio - anzi l'arrivederci, a settembre - di Roland Habisreutinger, andato a ricaricare le batterie in Alaska. Il ds pro-tempore dovrà insomma rimettersi in gioco e prepararsi a un periodo di super lavoro.

«Ma no, insomma, la mia vita non cambierà tantissimo - ci ha confidato proprio Näser - Già prima della pausa di Habi ero infatti coinvolto in tutto quel che riguardava il mercato del Lugano. Con Roland, con Shedden, i giocatori si valutavano insieme».

Eppure tu eri il vicepresidente. Avevi altri compiti.
«E di quello continuerò a occuparmi. Pensavo, penso, all'advising per i clienti istituzionali. Il mio lavoro non verrà modificato, solo avrò per un po' un compito in più».

Che assorbirà molte energie?
«La squadra per l'anno prossimo è praticamente fatta. Certo, qualcosa può sempre accadere; in linea di massima non ci saranno in ogni caso moltissime trattative. E poi, come già detto, la scelta e l'ingaggio di un giocatore sono di solito un lavoro di gruppo. Continueremo così. In fondo Habi è in Nord America, è sempre raggiungibile per le questioni importanti».

Avrai pur voglia di prenderti delle responsabilità, senza dover per forza chiamare Habisreutinger?
«Questo è chiaro».

E poi magari "scopri" di essere un direttore sportivo migliore di Roland: magari riesci a portare a Lugano, gratis, Sidney Crosby...
«Tutto può essere, anche se questa opzione la reputo complicata. Scherzi a parte, voglio sottolineare come tutta questa situazione sia temporanea. Quando il suo permesso terminerà, Roland tornerà al suo posto. E io al mio. Non ci sono possibilità che io rimanga a ricoprire questo ruolo».

Prima domanda da ds: a che punto è il caso Bürgler?
«Non abbiamo fretta. Noi abbiamo fatto la nostra mossa, contattando il giocatore e lo Zugo. Più in là di così però non ci possiamo spingere. C'è infatti un contratto che lega Dario e i Tori: ogni altro "movimento" sarà secondario ai loro accordi. Si deve insomma sbloccare la situazione. Solo allora potremo nuovamente farci avanti».