Capitan Xhaka: «Sono orgoglioso di questa Nazionale»

Il numero 10 ha giocato nonostante un problema fisico agli adduttori: «Volevo aiutare la squadra»
«Akanji è un bravo ragazzo e ci ha aiutato tantissimo durante tutto l’Europeo. So quanto sia doloroso sbagliare un rigore decisivo, è già successo anche a me. Yakin? Vorremmo continuare con lui».
Il numero 10 ha giocato nonostante un problema fisico agli adduttori: «Volevo aiutare la squadra»
«Akanji è un bravo ragazzo e ci ha aiutato tantissimo durante tutto l’Europeo. So quanto sia doloroso sbagliare un rigore decisivo, è già successo anche a me. Yakin? Vorremmo continuare con lui».
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DÜSSELDORF - Tanta amarezza, ma anche tantissimo orgoglio per quanto mostrato in campo durante tutto l’Europeo, finito con la sconfitta dagli 11 metri contro l'Inghilterra. È questo lo stato d’animo in casa Svizzera, con la semifinale solo sfiorata dopo un’altra grande battaglia.
Battaglia alla quale ha fatto di tutto per esserci anche Granit Xhaka, in campo nonostante un problema fisico più serio di quanto comunicato inizialmente (facendo "pre-tattica"). «Ora posso dirlo, lunedì mi sono sottoposto a una risonanza che ha evidenziato una lesione all’adduttore - ha rivelato il capitano ai microfoni di 20minuten - Non ho comunque mollato perché volevo aiutare la squadra e sapevo di poterlo fare. Ho dovuto limitare i lanci lunghi e i tiri in porta, ma per il resto mi sentivo molto bene. Siamo arrivati davvero vicini alla semifinale, giocando un grande torneo. Abbiamo dato tutto per il nostro Paese. È bello vedere quanti tifosi svizzeri ci hanno sostenuto e seguito anche qui in Germania. C’era euforia e sono davvero orgoglioso di questa squadra. Abbiamo reso orgogliose molte persone e questo, in realtà, era il nostro più grande obiettivo».
Perdere in questo modo è davvero doloroso. «È brutale ed è difficile trovare le parole giuste - aggiunge Xhaka - Non possiamo incolpare nessuno. Abbiamo giocato bene, ma questo è il calcio. Alla fine può esserci un solo vincitore e i rigori non ci hanno sorriso. Akanji? È un bravo ragazzo e deve tenere la testa alta. Ci ha aiutato tantissimo durante tutto l’Europeo. So quanto sia doloroso sbagliare un rigore decisivo, è già successo anche a me».
Poi un plauso a Murat Yakin. «Era sotto pressione e ha dimostrato quello che sa fare. Ora abbiamo perso, ma ci rialzeremo. Vorremmo continuare con lui».






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