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SENZA TRUCCO SENZA ING…ARNO

«Il blasone non conta più nulla»

Arno Rossini: «Finora l’Inghilterra ha giocato con lo zaino sulle spalle»
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«Il blasone non conta più nulla»
Arno Rossini: «Finora l’Inghilterra ha giocato con lo zaino sulle spalle»
«L’Inghilterra? Devo ammetterlo, fino all’ultimo ho sperato nella Slovacchia».
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STOCCARDA - Il clamoroso - per come è arrivato - successo sull’Italia ha reso elettrico il già positivissimo ambiente di casa-Svizzera. Prima dell’ottavo di finale, Xhaka e soci erano concentrati, determinati e avevano grande fiducia nei loro m...

STOCCARDA - Il clamoroso - per come è arrivato - successo sull’Italia ha reso elettrico il già positivissimo ambiente di casa-Svizzera. Prima dell’ottavo di finale, Xhaka e soci erano concentrati, determinati e avevano grande fiducia nei loro mezzi. Ora sono addirittura gasati. E con loro tutti quelli che, tifosissimi, stanno gustandosi a fondo questo Europeo. Ma tanto entusiasmo non sarà pericoloso?

«L’ambiente, la squadra ma anche tutti quelli che la stanno seguendo da casa, è carico ma io non lo vedo come un aspetto negativo - è intervenuto Arno Rossini - sono infatti certo che Xhaka e soci non si siano montati la testa. Sanno di aver completato un piccolo capolavoro ma pure di non avere tempo per festeggiare. Ancora pochi giorni e dovranno affrontare un nuovo test durissimo…».

Contro un’Inghilterra “salvatasi” grazie a un miracolo di Bellingham e poi lanciata da Kane. “Il gol in extremis darà la spinta all’Italia”, si era detto. Sappiamo come è andata.
«Ma l’Inghilterra non è l’Italia. Ha un gruppo composto da campioni, un gruppo molto solido che è dalla parte di Southgate. Non è poco».

Il selezionatore ha rischiato il posto…
«Più volte in questi anni. Se è ancora lì è proprio perché ha il sostegno dei suoi calciatori. Ha rischiato il posto anche nell’ottavo di finale: nel giro di qualche secondo è stato licenziato e poi riassunto. Alla fine gli è andata bene, è andata bene a tutti i tifosi dell’Inghilterra. Un po’ meno a noi della Svizzera: devo ammetterlo, ho sperato fino all’ultimo nella Slovacchia. E adesso sarà difficile perché, già molto forti, credo davvero che Bellingham e soci possano arrivare a esprimere a fondo tutto il loro potenziale. Finora è come se abbiano giocato con il freno a mano tirato, con uno zaino sulle spalle».

Hanno qualità e tradizione.
«La tradizione non scende in campo. A questo punto il blasone non conta più nulla. Zero. Conta invece quanta gamba hai ancora e conta pure la testa. Per questo l’Inghilterra un po’ mi preoccupa in vista dei quarti di finale. Quella selezione ha calciatori con una struttura fisica notevole, grande qualità tecnica e pure un tifo caldo. Se supera le incertezze e si mette a giocare davvero, sono guai per tutti. Per la Svizzera in primis».

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