I rossocrociati si fermano nei quarti di finale. A San Pietroburgo la Roja vince ai rigori.
Prestazione generosissima degli elvetici, rimasti in 10 al 77' per l'espulsione (severa) di Freuler. I penalty, dopo l'1-1 maturato al 120' - autogol di Zakaria e rete di Shaqiri -, questa volta sono risultati fatali.
SAN PIETROBURGO - È finita alla Gazprom Arena di San Pietroburgo la fantastica cavalcata della Svizzera agli Europei. Priva dello squalificato Xhaka, autentico faro del centrocampo, la Nati - in 10 dal 77’ - ha tenuto testa con cuore e coraggio alla Spagna, arrendendosi solo ai rigori (2-1) dopo un match emozionante e di grande sacrificio, in cui “flirtato” con un’altra pazzesca impresa.
Che fosse una partita difficile lo si sapeva, ma l'inizio ha complicato i piani della nostra Nazionale, trafitta all’8’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Protagonista suo malgrado Denis Zakaria, inserito nell’11 titolare proprio a causa dell’assenza di Xhaka. Il centrocampista del Gladbach, nel tentativo un po’ maldestro di respingere un tiro di Jordi Alba, ha deviato la sfera alle spalle di Sommer.
Colpita a freddo e costretta ad inseguire, la Svizzera al 20’ ha perso anche Embolo per infortunio, con Petkovic che ha gettato nella mischia Vargas. Al 25’ nuovo brivido per la Nati, con Sommer provvidenziale su un’incornata di Azpilicueta. Scampato il pericolo la Svizzera si è via via ravvivata, creandosi la prima vera occasione al 34’ con un colpo di testa di Akanji. Troppo poco però per ricucire il gap, con gli iberici andati all’intervallo avanti di un gol e con un possesso palla del 70%.
Nella ripresa, dopo una prima occasione griffata Furie Rosse, la Svizzera ha iniziato a premere sempre con maggior insistenza e al 55’, su azione di calcio d’angolo, Zakaria ha sfiorato il pareggio. L'incornata del numero 6 elvetico - con Unai Simon battuto - è finita fuori d'un soffio. Al 64’ altra grandissima occasione, con un'incursione sull'asse Vargas-Zuber che ha portato quest’ultimo ad impegnare seriamente il portiere spagnolo.
Sempre più coraggiosa e convinta, la Nati ha trovato il meritato pareggio al 68’, quando Shaqiri - servito da Freuler - ha sfruttato una carambola della retroguardia della Roja per infilare l’1-1 con un destro chirurgico da pochi passi.
Galvanizzata dal punto del pareggio la Svizzera ha continuato a premere, ma al 77’ è rimasta in 10 per l’espulsione severa (rosso diretto) rimediata da Freuler per un’entrata su Moreno. Capace di stringere i denti, i rossocrociati hanno retto l’urto iberico fino al 94’, quando con il triplice fischio dell’arbitro Oliver il match è sfociato nei supplementari.
Costretta a soffrire complice la qualità della Spagna e la prolungata inferiorità numerica, nel supplementare la Svizzera si è difesa con il cuore e, anche grazie ad almeno due autentici miracoli di Sommer du Moreno e Oyarzabal, ha portato il match fino ai rigori.
Ai penalty la Svizzera ha pagato a caro prezzo gli errori di Schär, Akanji e Vargas. A segno solo Gavranovic. Per la Spagna, partita male con l'errore di Busquets - seguito anche da quello Rodri - hanno però trovato la via del gol Dani Olmo, Moreno e Oyarzabal. La Svizzera saluta l'Euro, ma a testa altissima.
SVIZZERA - SPAGNA 1-2 dr (0-1)
Reti: 8’ aut. Zakaria 0-1; 68' Shaqiri 1-1.
SVIZZERA (3-4-1-2): Sommer; Elvedi, Akanji, Rodriguez; Widmer (100' Mbabu), Freuler, Zakaria (101' Schär), Zuber; Shaqiri (81' Sow); Embolo (23’ Vargas); Seferovic (82' Gavranovic).
SPAGNA (4-3-3): Unai Simon, Azpilicueta, Laporte, Pau Torres, Jordi Alba, Sergio Busquets, Pedri, Koke (91' Llorente), Sarabia (46' Dani Olmo), Ferran Torres (91' Oyarzabal), Morata (54' Moreno).