«Continuava a toccarmi il sedere, ma grazie a lui ho segnato due gol...»

Erling Haaland ha sbeffeggiato Gianluca Mancini dopo Italia-Norvegia. «A un certo punto gli ho urlato contro. Poi però l'ho ringraziato, perché mi ha motivato».
Gli scandinavi hanno sconfitto gli azzurri in trasferta con il punteggio di 4-1.
Erling Haaland ha sbeffeggiato Gianluca Mancini dopo Italia-Norvegia. «A un certo punto gli ho urlato contro. Poi però l'ho ringraziato, perché mi ha motivato».
Gli scandinavi hanno sconfitto gli azzurri in trasferta con il punteggio di 4-1.
MILANO -
ImagoErling Haaland e Gianluca Mancini hanno avuto diversi diverbi...Nella serata di ieri - domenica 16 novembre - la Norvegia ha espugnato San Siro, piegando l'Italia con il risultato di 4-1.
In virtù di questa prestazione, la formazione scandinava ha avuto il merito di terminare le proprie qualificazioni ai Mondiali a punteggio pieno, grazie alle otto vittorie conquistate in altrettante partite disputate (24 punti). Uno dei protagonisti del successo finale è stato senza ombra di dubbio Erling Haaland, autore di una doppietta e capocannoniere incontrastato delle qualificazioni con la bellezza di 16 segnature totali realizzate, una media impressionante di due gol a partita.
«Mi sento orgoglioso per il mio Paese, che non partecipava a un grande torneo da quando io sono in vita (ndr, l'ultima apparizione a un grande torneo a Euro 2000)», sono state le sue parole riportate dalla "Gazzetta dello Sport". «In questo momento prevale però maggiormente il sollievo, perché sentivo il peso della responsabilità e sapevo che parte del destino della squadra dipendeva da me. Adesso posso godermi un po’ la gioia del nostro popolo, è un risultato meraviglioso per tutti i norvegesi. Dopo la vittoria di San Siro tutte le squadre importanti sanno che siamo imprevedibili e che possiamo fare cose straordinarie. Le scintille in campo con Mancini? Mi è sempre stato addosso e continuava a toccarmi il sedere. A un certo punto mi sono stancato e gli ho urlato contro, chiedendogli cosa stesse facendo. Ma poi l’ho ringraziato perché mi ha motivato consentendomi di segnare due gol».








