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SENZA TRUCCO SENZA ING…ARNO«Pioli rimane al Milan per meriti non suoi»

27.12.23 - 06:29
Arno Rossini: «Un big della panchina non accetterà mai un contratto di 6 mesi per poi in estate essere nuovamente a spasso»
Imago
«Pioli rimane al Milan per meriti non suoi»
Arno Rossini: «Un big della panchina non accetterà mai un contratto di 6 mesi per poi in estate essere nuovamente a spasso»
«Troppi infortuni in rossonero? Quando una società assume un allenatore, ingaggia in realtà tutto lo staff».
Calcio - Serie A 30.12.2023

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MILANO - La serenità e i sorrisi portati dal Natale non sono quest'anno di casa a Milanello. Reduci da tanti risultati negativi e frenati da mille contrattempi, i rossoneri stanno infatti vivendo un periodo difficile. Cosa c'è nel loro passato lo sanno tutti; il loro futuro è invece avvolto da nubi spessissime. La grande domanda è, a questo punto: Stefano Pioli sarà ancora a lungo l'allenatore di questo Milan? 

«Di spazio per i sentimentalismi nel mondo dello sport ce n’è sempre meno - è intervenuto Arno Rossini - La società rossonera nello specifico è poi per certi versi molto più cinica di altre. La proprietà statunitense ha portato infatti il metodo di lavoro… statunitense. Niente cuore e occhi puntati su risultati e profitti. E mi pare che, al momento, in quanto a numeri a Milano ci sia poco».

Il mister, dunque, rischia davvero?
«Parliamoci chiaro. A inizio anno il club ha fissato tre obiettivi: il raggiungimento degli ottavi di finale di Champions League, una corsa in altissima quota - magari per lo scudetto - in campionato e la valorizzazione dei giovani. In coppa il traguardo non sarà raggiunto, c’è già un verdetto definitivo. Gli altri due "percorsi" non promettono bene».

Gli infortuni hanno finora pesato tanto: hanno azzoppato la rosa.
«Questo è vero. Chi è però il responsabile per tanti guai?».

Non il tecnico, verrebbe da dire. Forse il preparatore atletico?
«Quando una società assume un allenatore, ingaggia in realtà tutto lo staff. Dà in mano a dei professionisti le chiavi dello spogliatoio. E se c'è qualcosa che non va, se c'è qualche problema come in questo caso, la colpa è da ricercare nella gestione atletica. E chi paga? Difficilmente un singolo, piuttosto l’intero gruppo di lavoro. Tradotto: via l’allenatore e i suoi collaboratori».

keystone-sda.ch / STR (Scott Heppell)

Di recente Zlatan Ibrahimovic è stato assunto per dare manforte alla squadra.
«Lo abbiamo già detto: fino a che il suo ruolo non sarà definito, la sua presenza non porterà grandi vantaggi. Oggi non so quanto, pur potendo contare su buona volontà e carisma, lo svedese possa aiutare. In fondo non scende in campo».

È come se al Milan avessero usato un cerotto per coprire una ferita un po’ troppo grossa?
«Zlatan “cerotto” ci può stare. Il Milan però avrebbe avuto bisogno di molti punti di sutura».

Un particolare può giocare in favore di Pioli: è molto difficile trovare un allenatore di alto livello che accetti di fare da traghettatore.
«Un big della panchina non accetterà mai un contratto di 6 mesi per poi in estate essere nuovamente a spasso. Questo, è vero, potrebbe convincere la dirigenza a continuare con l'attuale tecnico sperando che la situazione non diventi ancor più complicata di quanto già non sia. Pioli, insomma, rimane… ma per meriti non suoi. Credo tuttavia che le possibilità che il mister sia ancora a Milano la prossima stagione siano prossime allo zero».

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7Fiorentina00000000
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9Verona00000000
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11Juventus00000000
12Lazio00000000
13Lecce00000000
14Monza00000000
15Parma00000000
16Roma00000000
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Ultimo aggiornamento: 17.07.2024 15:22
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