Cerca e trova immobili
L’OSPITE - ARNO ROSSINI

«Haaland cambierà definitivamente il calcio»

Arno Rossini: «Haaland è un armadio, veloce, tecnico e affamato»
Imago
«Haaland cambierà definitivamente il calcio»
Arno Rossini: «Haaland è un armadio, veloce, tecnico e affamato»
«Haaland posso forse paragonarlo a Van Basten. L’Inter ha sbagliato con Akanji».
Calcio - Champions UEFA - Fase a gironi05.10.2022

LIVE

Manchester City
5 - 0
FC Copenhagen
CALCIO: Risultati e classifiche
MANCHESTER - Cosa si può dire di un giocatore capace di realizzare 3 triplette in 8 partite di Premier League, abbassando di “40 match” il primato precedente (Michael Owen impiegò 48 incontri)? Di un giocatore che segna semp...

MANCHESTER - Cosa si può dire di un giocatore capace di realizzare 3 triplette in 8 partite di Premier League, abbassando di “40 match” il primato precedente (Michael Owen impiegò 48 incontri)? Di un giocatore che segna sempre e comunque? Di un giocatore a tratti inarrestabile e che, vista la carta d'identità, è ancora lontanissimo dall’aver espresso il suo massimo potenziale?

«Che è un marziano, un mostro. È maciste - è intervenuto Arno Rossini - Altre parole per descrivere Erling Haaland al momento non mi vengono in mente». 

Finora, il norvegese ha realizzato 14 reti nelle prime 8 giornate di Premier League, 17 in 11 presenze stagionali…
«Numeri pazzeschi che però quasi non rendono giustizia a un giocatore davvero unico. Vedrete, questo ragazzo cambierà definitivamente il calcio». 

C'è qualcuno, del presente o del passato, che si può paragonare anche solo lontanamente al giovane fenomeno?
«Faccio davvero fatica a trovare un campionissimo che abbia mostrato le doti fin qui palesate dall’attaccante del Manchester City. Potrei dire Van Basten, pensando a fisicità e qualità tecniche, ma si deve ricordare che l’olandese ha cominciato davvero a incantare quando già era un po' più maturo».

Perché è speciale?
«Perché è un armadio, perché è veloce, perché è tecnicamente molto bravo, perché ha una fame incredibile. Ma avete visto il gol di testa che ha segnato contro lo United? Quanto è saltato? Ma avete visto quello in scivolata? Se non hai una grande fame, su quella palla telecomandata da De Bruyne, neanche provi ad arrivarci».

Chi gongola è Pep Guardiola, che con il suo gioco in passato ha spesso smontato le prime punte.
«Per questo, forse, si è guardato con curiosità all'acquisto di Haaland. Queste prime settimane di stagione hanno però detto che il bomber è davvero perfetto per questa squadra, per questo stile di gioco. Hanno detto che le sue caratteristiche sono esaltate dal modo di intendere le partite dei Citizens e ovviamente dalle qualità dei compagni. Dovesse continuare così, “rischierebbe” di fare 40 gol in Premier League. È impressionante».

Haaland segna e il City vince. 
«È da tempo che stanno facendo bene e giocando ad altissimo livello. Ora poi, appunto, con quello lì davanti…».

È la ciliegina sulla torta?
«No, è l'elemento capace di spostare gli equilibri. Qualsiasi squadra di medio-alto livello potrebbe legittimamente pensare di vincere la Champions League se si assicurasse le sue prestazioni. Penso all’Inter, alla Juve, al Paris Saint-Germain, all'Atletico Madrid… questo tipo di compagini. Anche a livello di nazionali, una buona selezione diverrebbe istantaneamente ipercompetitiva con quel fenomeno».

La Norvegia non andrà al mondiale.
«Diamogli tempo: dovessero trovare un paio di elementi buoni, con i quali supportare Erling, potrebbero realmente scalare il ranking, arrivando a essere una squadra da fase finale di un grande torneo».

A Manchester di buoni calciatori ne hanno parecchi.
«Sì, hanno un gruppo incredibile. Ci sono Foden, De Bruyne, Cancelo. C’è Akanji».

Che ha impiegato poco per calarsi nella nuova realtà.
«E a dimostrare il suo grande valore. In estate si è molto parlato di un suo possibile approdo all'Inter come sostituto di Skriniar, dato per partente verso il PSG. In molti hanno storto il naso per l’operazione; per come la vedo io, se avessero completato lo “scambio” i nerazzurri avrebbero invece fatto un affare. Si sarebbero portati a casa un giocatore che vale già adesso almeno quanto se non più dello slovacco e avrebbero riempito le casse societarie con i milioni dei parigini».

Poi invece a Milano hanno deciso di blindare il 27enne già in rosa.
«I dirigenti hanno mostrato imperizia e ignoranza. Nel senso che forse ignoravano il reale valore di Manuel. Alla fine il colpo lo ha piazzato il City, che si è sistemato per tanti anni».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE