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ITALIA«La Polizia ci ha messo in pericolo»

20.07.22 - 20:47
Continua a far discutere la disavventura (surreale) in cui è rimasto coinvolto il calciatore del Milan
Imago
Fonte ATS
«La Polizia ci ha messo in pericolo»
Continua a far discutere la disavventura (surreale) in cui è rimasto coinvolto il calciatore del Milan
«Purtroppo - ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana - è arrivata la segnalazione di un Suv di quel colore, con una persona che aveva le sue caratteristiche»
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MILANO - I fatti risalgono addirittura al 3 luglio scorso, ma solo nella notte del 20 il giocatore del Milan con un lungo discorso pubblicato su Instagram, racconta sensazioni, disagi e preoccupazioni.

«Il problema non è l'errore ma la metodologia utilizzata, mi sono ritrovato l'arma a un metro da me e dal passeggero. Ci hanno chiaramente messo in pericolo a prescindere dalle ragioni che hanno portato a questo», spiega il calciatore rossonero, in francese, con il cappuccio della felpa sulla testa.

«Le conseguenze - racconta due ore dopo in altri video - avrebbero potuto essere più gravi se non avessi mantenuto la calma, se non avessi avuto la possibilità di fare il lavoro che faccio ed essere riconosciuto in tempo».

Dubbi emersi con il passare dei giorni, riflessioni che il calciatore di origini ivoriane ha voluto esternare ora che si è alzata l'attenzione mediatica, forse per sensibilizzare maggiormente sul tema. Ma, come spiegato dalla Questura già nei giorni scorsi, il controllo era avvenuto «in un contesto operativo che giustificava l'adozione delle più elevate misure di sicurezza».

Una sparatoria aveva visto coinvolti uomini di colore, poi fuggiti su un Suv indossando una maglia verde. Descrizione che corrispondeva a quella di Bakayoko. Poi chiarita l'estraneità ai fatti del giocatore del Milan il servizio è ripreso senza alcun tipo di rilievo da parte dell'interessato. Un errore che non aveva preoccupato il Milan e nessun disagio esternato dal giocatore. Ora però Bakayoko ha forse preso consapevolezza dell'accaduto.

«Il protocollo è quello. Purtroppo - spiega il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana - è arrivata la segnalazione di un Suv di quel colore, con una persona che aveva le sue caratteristiche, quindi la polizia deve fermare. Una volta accertato che non c'entrava niente 'grazie e arrivederci'».

Ma la reazione sui social di Bakayoko lascia molti agenti «davvero stupiti», racconta Dino Rizzi segretario regionale del Siap, Sindacato italiano appartenenti Polizia. «Non solo per questo episodio avvenuto il 3 luglio ed emerso solo ora ma anche perché lì per lì Bakayoko non aveva espresso alcuna rimostranza, anzi, con tranquillità, capito l'equivoco, l'operatore che lo aveva perquisito gli aveva spiegato tutto. Ora leggere quanto detto ci pare oltre che fuori luogo perfino stancante per qualcosa che non è in questi termini ma sappiamo che questo è un Paese strano dove d'estate si possono fare anche discorsi lunari».

Amarezza e perplessità proprio all'indomani dei complimenti dell'Anfp (Associazione nazionale funzionari di polizia): «Si è comportato da cittadino modello».

Intanto Bakayoko continua a preparare la prossima stagione insieme ai compagni di squadra a Milanello. Il centrocampista fatica a trovare spazio nel progetto rossonero e si è parlato di un interesse del Valencia di Gattuso ma il club spagnolo faticherebbe a sostenere l'ingaggio (4.6 milioni di euro a stagione lordi) e le spese del cartellino ancora in possesso del Chelsea che lo ha ceduto in prestito al Milan.

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