Due medaglie d’oro per la vogatrice Francesca Bertini

La luganese: "È stata un’esperienza stupenda"
La luganese: "È stata un’esperienza stupenda"
ROTTERDAM (Paesi Bassi) - Rotterdam ha recentemente ospitato la seconda edizione degli “European University Sport Association” (EUSA) che hanno visto la partecipazione di 2830 atleti rappresentanti 174 università di 34 paesi che si sono cimentati in 10 discipline. La Svizzera remiera era presente con 35 atleti-studenti, suddivisi in 20 barche, e fra questi la luganese Francesca Bertini della “Ceresio”, da due anni, per motivi di studio, in forza al SC Sempach, in coppia con Ladina Meier di Cham che hanno difeso con onore l’UNI di Lucerna, vincendo due “ori”. Francesca ha appena concluso il Bachelor in diritto a Lucerna e tra due settimane inizierà il Master, sempre in diritto a Zurigo. Con 10 medaglie, la squadra svizzera si è imposta nella classifica a squadre, precedendo Gran Bretagna e Germania.
Abbiamo incontrato Francesca al ritorno dalla positiva esperienza di Rotterdam.
Francesca, come è nata l’idea di partecipare a questi europei universitari con la Meier?
“Dopo i campionati svizzeri ho iniziato ad allenarmi con lei, anch’essa studentessa all’UNI di Lucerna, già compagna nel doppio quando militavo nella categoria juniori. Durante il campo di allenamento, svolto in parte anche a Lugano, presso la Canottieri Lugano, abbiamo deciso, in base ad alcuni test, di puntare sul 2 senza sulla quale non avevo alcuna esperienza. È stata una bella sfida, in così poco tempo prendere sicurezza con la remata di punta. Ma ti assicuro ne è valsa la pena. Camille Codoni, responsabile della delegazione svizzera, ci ha permesso di iscriverci per sicurezza anche nel 2 di coppia. Aggiungo che il nostro allenatore è stato Andreas Konopka che già ci aveva seguite da juniori”.
Come è stata l’”avventura” a Rotterdam?
“A causa del forte vento, spesso anche laterale, eravamo inizialmente un po’ deluse per aver puntato sul 2 senza. Dopo le qualificazioni eravamo comunque in finale in entrambe le specialità. Nel 2 senza le grandi favorite erano le tedesche di Brema e l’altra barca svizzera di Leimpek/Loose (UNI Zurigo), medaglia di bronzo ai recenti Campionati nazionali. È stata davvero una sorpresa trovarci davanti già dalla partenza, poi abbiamo fatto di tutto per restarci fino alla fine. Speravamo in un ‘bronzo’ ma non certamente l’oro. Subito dopo il 2 senza ci siamo cimentati anche nel doppio. Complice anche la stanchezza, abbiamo concluso la prova al quarto posto, a pochi centesimi dalle terze. Il primo posto è andato alle romande Jeannet e Seydoux, reduci dal ‘bronzo’ nel 4 di coppia ai mondiali U23 di Varese”.
Ci puoi tracciare un bilancio di questa esperienza?
“È stata un’esperienza stupenda, considerato anche l’ottima camerateria che è regnata sovrana nella numerosa delegazione svizzera. Unico neo: l’eccessiva lontananza del bacino, sede delle prove remiere, dal campus dove si sono svolte le altre 9 discipline. Solo nell’ultimo giorno siamo riuscite ad andare a far tifo alle nostre due squadre (maschile e femminile) di volleyball”.
Americo Bottani




