"Il doping con lo xenon? Non è illegale"

Questo gas permette di migliorare le prestazioni ma non è vietato, quindi "non ci sarebbe nulla di male se gli atleti russi lo avessero inalato durante i Giochi", ha sentenziato un responsabile medico russo
SOCHI (Russia) – La televisione tedesca WDR, all’interno di un reportage andato in onda lunedì sera, ha sottolineato come alcuni atleti russi, fin dalle Olimpiadi di Atene 2004, facciano uso dello xenon per migliorare le loro prestazioni. A Sochi i padroni di casa hanno chiuso in vetta al medagliere con 33 allori, di cui 13 d’oro.
L’inalazione dello xenon favorisce la produzione naturale di eritropoietina (EPO), che contribuisce allo sviluppo dei globuli rossi che permettono di migliorare le prestazione.
L’apporto esterno di EPO, tramite iniezione è considerato doping – come tristemente conosciuto specialmente nel mondo del ciclismo – ma l’uso di altri metodi per stimolare naturalmente l’EPO non è vietata.
“Lo xenon non è un gas illegale”, ha sottolineato Vladimir Uiba, capo dell’Agenzia russa di biomedicina (FMBA), alle agenzie di stampa russe. “In linea di principio, non usiamo sostanze vietate dall’Agenzia mondiale dell’antidoping (WADA), ha continuato “ma è possibile che i nostri atleti abbiano utilizzato lo xenon, ma non ci sarebbe nulla di male. Non è illegale, non è distruttiva e non ha effetti collaterali”.



