US Open, Djokovic tra i non vaccinati: «Non voglio pressioni»
Obbligatorietà per giocare? Djokovic contrario.
NEW YORK - Gli US Open? Tutto è pronto. Il torneo di qualificazione si è concluso. Gli impianti di Flushing Meadows sono stati tirati a lucido. I campioni sono arrivati.
Più che delle partite che verranno, in questa calda vigilia di Slam si sta in ogni caso parlando di vaccini. Chi lo ha fatto, chi ci sta pensando, chi non ne vuol sapere nulla. La domanda che ha aperto il dibattito più feroce è stata quella relativa all’obbligatorietà dell’iniezione. Fatto sul quale ha espresso il proprio parere - contrario - pure Novak Djokovic. Il numero uno al mondo si è schierato contro ogni vincolo, chiedendo che venga rispettata la scelta dei singoli.
«Il vaccino... da quando sono piccolo non ne ho mai fatto uno - ha sottolineato il serbo - È una decisione personale e spero che rimanga tale nei prossimi mesi. È un privilegio vivere con addosso la pressione, ma questo riguarda il gioco. Sono invece contrario a quella portata da questi discorsi sulla vaccinazione».