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Il Giubiasco di Bontognali e Gnesa sogna la grande impresa

I bellinzonesi sono partiti bene in Seconda Lega con tre vittorie esterne e domenica ospitano il San Gallo per il primo turno principale di Coppa Svizzera. L’avversario è titanico ma le sorprese…
Gianfranco Bontognali, allenatore del Giubiasco (Ti-Press/Gabriele Putzu)
Il Giubiasco di Bontognali e Gnesa sogna la grande impresa
I bellinzonesi sono partiti bene in Seconda Lega con tre vittorie esterne e domenica ospitano il San Gallo per il primo turno principale di Coppa Svizzera. L’avversario è titanico ma le sorprese…
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Domenica il Giubiasco ospita il San Gallo per il primo turno principale di Coppa Svizzera. Moreno Invernizzi ha intervistato il portiere bellinzonese Claudio Gnesa nelle pagine del calcio regionale su LaRegioneTicino. GIUBIASCO - Annotate quest...

Domenica il Giubiasco ospita il San Gallo per il primo turno principale di Coppa Svizzera. Moreno Invernizzi ha intervistato il portiere bellinzonese Claudio Gnesa nelle pagine del calcio regionale su LaRegioneTicino.

GIUBIASCO - Annotate questo numero: 270. Duecentosettanta. Tanti sono i minuti lasciati alle spalle per quel che concerne la stagione 2009/10 di Seconda Lega, e altrettanti sono quelli che vedono il Giubiasco preservare la sua rete inviolata. Mendrisio (0-1), Arbedo (0-2) e sabato Rancate (0-3) non sono riusciti a fare centro. Il Giubiasco di Bontognali ha portato a termine nel migliore dei modi il trittico di trasferte d’entrata: 6 reti all’attivo e nessuna incassata. Di che far sorridere Claudio Gnesa, il numero 1 dei bellinzonesi. «Beh, a questo punto per me è quasi una sfida – si schernisce il portiere –. Prima o poi dovrò capitolare, ma voglio preservare il più a lungo possibile questa mia imbattibilità. Beninteso, se nelle prime tre partite non abbiamo incassato nemmeno una rete lo devo anche e soprattutto ad una difesa solida: davanti a me ho un reparto che svolge in maniera ottimale il suo lavoro, mettendo il bavaglio alle punte avversarie. Non a caso, sabato contro il Rancate ho davvero avuto pochissimo da fare e solo ordinaria amministrazione. Con simili premesse è quasi un gioco da ragazzi».

La rete difesa da Gnesa rischia però di non restare a lungo inviolata, visto che domenica al Comunale arriva il San Gallo per il primo turno di Coppa Svizzera (inizio alle 15.30). «Logico che i favori del pronostico siano tutti per la squadra di Super League e altrettanto scontato che per me ci sarà molto più lavoro da sbrigare rispetto a quello assolto in campionato. Non di meno, la Coppa come da tradizione non manca mai di sorprese: chissà che stavolta non tocchi a noi... Noi ci proveremo, faremo la nostra partita e vedremo. Del resto non abbiamo niente da perdere. A nostro favore depone la striscia di risultati positivi: sapevamo che per lanciare al meglio la sfida col San Gallo era indispensabile prendere slancio in campionato. Non potevamo chiedere di meglio che questi tre successi in altrettante partite: mentalmente siamo prontissimi. Se poi dovessimo uscire di scena, poco male comunque: sarà stata una bella passerella, utile anche per il campionato. La mia imbattibilità? Proverò a proseguire la serie anche in Coppa Svizzera, ma se non dovesse essere il caso, vedremo di aggiungere minuti senza subire reti sulla scena della Seconda».

Con la prospettiva di fare finalmente quel balzo avanti per salire di categoria? «Non è un obiettivo dichiarato, ma ci proveremo. Vero che dopo un inizio così promettente la nostra squadra rientra nel novero delle potenziali favorite al titolo e alla susseguente promozione: non possiamo più sottrarci da questi riflettori ormai». Una ribalta che l’undici allenato da Bontognali divide con chi, secondo Gnesa? «Secondo diversi “addetti ai lavori”, il Canobbio dovrebbe avere le carte in regola per fare bene. I primi risultati hanno pure proposto un Taverne in prima fila, mentre Rivera e Gordola non sono ancora riusciti ad esprimere tutto il loro potenziale, ma a lungo andare li ritroveremo nel gruppo di testa, così come il Castello».

Quale l’atout del Giubiasco? «Il gruppo. Siamo un ottimo collettivo, con un buon tasso tecnico e affiatato. In campo presentiamo un collettivo ben rodato e solido in ogni reparto, capace anche di un buon gioco di squadra. Giochiamo come squadra, non come tante individualità. Riserve comprese: anche in panchina abbiamo giocatori in grado di indossare i panni degli assenti o dei sostituiti».

Foto d’apertura: Ti-Press/Gabriele Putzu

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