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LUGANO

La mia candidatura a Giudice di pace supplente per Lugano Est: giustizia di prossimità, accessibile e umana

Cristiano Poli Cappelli
Cristiano Poli Cappelli
La mia candidatura a Giudice di pace supplente per Lugano Est: giustizia di prossimità, accessibile e umana
Cristiano Poli Cappelli

LUGANO - Mi chiamo Cristiano Poli Cappelli (cristianopolicappelli.ch) e ho deciso di candidarmi alla funzione di Giudice di pace supplente con spirito di servizio e profondo rispetto per le istituzioni democratiche.
Il mio percorso personale e professionale si è sempre mosso nel segno dell’ascolto attivo, della mediazione e dell’impegno civile. Parallelamente agli studi in Giurisprudenza e per diventare avvocato, ho scelto di dedicarmi a tempo pieno alla musica, la mia vocazione, conseguendo il diploma in chitarra classica con lode e costruendo un’attività artistica e didattica che mi ha portato a confrontarmi con persone, culture e sensibilità diverse.
Non ho mai abbandonato la mia passione per la legge: continuo ad insegnare diritto ed Educazione civica, e questo ha alimentato il mio interesse e la mia attitudine per i temi del diritto e del dialogo tra istituzioni e cittadini.

Perché mi candido?
Credo che la Giudicatura di pace rappresenti una dimensione essenziale della vita democratica: è il luogo in cui il cittadino incontra la giustizia nella sua forma più vicina, comprensibile e concreta. Candidarmi a Giudice di pace supplente significa per me offrire un contributo personale e professionale per una giustizia accessibile, equilibrata e attenta alle persone, in collaborazione con l’importante lavoro della Giudice di Pace titolare.
Ritengo che il diritto non sia solo un insieme di regole, ma un linguaggio di relazione e di equità: la sintesi di ciò che il cittadino intende per giustizia.
I valori che mi guidano
Imparzialità e senso del dovere, fondati su una visione etica del ruolo pubblico.
Ascolto attivo e dialogo, maturati sia nella mia esperienza di docente sia nel lavoro con
studenti e cittadini.
Rispetto e umanità, perché la giustizia non può essere separata dalla comprensione delle persone e delle loro storie.
Mediazione e ricerca dell’equilibrio, principi che considero centrali tanto nella musica quanto nel diritto.

Un impegno per la comunità
La Giudicatura di pace è un servizio al cittadino, il primo gradino della giustizia, un ambito dove la vicinanza, la competenza e la disponibilità al confronto possono fare la differenza. La mia candidatura nasce dunque da un desiderio semplice ma profondo: contribuire, con equilibrio e responsabilità, al buon funzionamento della giustizia locale e al rafforzamento della fiducia nelle istituzioni, guidato dai valori umani, dell’ascolto, della comprensione, nel rispetto della legge. Per rappresentare un’idea di giustizia aperta, comprensibile e rispettosa della dignità di ciascuno.

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