Deduzioni fiscali dei premi di cassa malati: «I cittadini meritano un dibattito aperto e pluralista»

Luca Panizzolo, Consigliere comunale a Locarno
Luca Panizzolo, Consigliere comunale a Locarno
La votazione sulle deduzioni fiscali dei premi di cassa malati ha aperto un dibattito importante. Quello che però lascia perplessi è la modalità con cui la politica, a vari livelli istituzionali, ha deciso di intervenire.
In queste settimane abbiamo visto una pressione martellante: non solo partiti, ma anche Comuni e Municipi hanno preso posizione in modo compatto e unilaterale, invitando i cittadini a respingere la proposta. Una simile intrusione è rara. Su altre votazioni fiscali o sociali, la comunicazione istituzionale è stata molto più discreta, rispettando maggiormente il pluralismo e la libertà di scelta.
Il messaggio ripetuto è sempre lo stesso: se la proposta dovesse passare, i Comuni perderanno gettito e dovranno aumentare il moltiplicatore. È un argomento riduttivo, che mette al centro solo la contabilità degli enti pubblici, senza offrire alternative reali per affrontare il problema principale: il peso insostenibile dei premi di cassa malati per famiglie e aziende.
Questa strategia rischia di incrinare il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni. In una democrazia diretta come la nostra, il cittadino deve poter decidere liberamente, non subire campagne martellanti che arrivano dalle stesse autorità che dovrebbero garantire equilibrio e imparzialità.
Se davvero la preoccupazione è la tenuta delle finanze pubbliche, allora la politica dovrebbe avere il coraggio di discutere di riduzione dei costi strutturali, di snellimento amministrativo e di maggiore efficienza nel sistema sanitario. Limitarsi a dire “NO” non basta, e soprattutto non dà risposte a chi, ogni mese, fatica a pagare i premi della cassa malati.
I cittadini meritano un dibattito aperto e pluralista, non una pressione unidirezionale. Solo così possiamo mantenere viva la fiducia nelle istituzioni e nella nostra democrazia.





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