La patria quest'anno non la festeggio

Omar Wicht, consigliere comunale Lugano
È puramente a titolo personale che scrivo, io quest’anno, il Natale dell’amata Svizzera, lunedì 1 agosto non lo festeggerò.
Viviamo in un paese democratico e libero da sempre, ed ognuno è libero di prendere le proprie sagge e legittime decisioni.
Penso che quest’anno, durante questo maledetto conflitto, dopo aver “svenduto” la nostra neutralità, piuttosto che risolverlo con i neutrali
“buoni uffici” Svizzeri, ho deciso che non c’è nulla da festeggiare, ma molto da riflettere.
Il mio movimento, nonché l’Udc svizzero e molti concittadini di diversi altri partiti politici, abbiamo sempre bocciato, qualsiasi tipo di adesione all’Unione Europea, solo gli accordi bilaterali, negli anni, hanno portato più danni e delinquenza, che beneficio.
Schierandosi con delle inutili e dannose sanzioni seguendo i paesi dell’Unione Europea, la nostra Confederazione ha fatto un clamoroso
“autogoal” alla nostra neutralità. Peccato.
Quest’anno penso ci sia poco da festeggiare.




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