Abete nel polmone di un uomo: un pesce d'aprile?

Negli scorsi giorni abbiamo pubblicato un video riguardante un curioso caso avvenuto in Russia.
La vicenda - Un uomo residente nella città di Izhevsk, Artyom Sidorkin, 28 anni, aveva un forte dolore al petto e i medici, dopo averlo sottoposto ai raggi X, si erano convinti che avesse un cancro. Lo hanno operato e hanno trovato invece un abete alto cinque centimetri. Il chirurgo che ha effettuato l'intervento, Vladimir Kamashev: "Quando l'ho aperto ho visto degli aghi di pino. Ero davvero sorpreso, ho pensato che cosa può essere?". L'albero è poi stato rimosso e spedito a un laboratorio di analisi per capire come possa essere cresciuto dentro al polmone. I medici pensano che il giovane possa in qualche modo aver inalato un seme che poi è cresciuto. Artyom Sidorkin, il giovane paziente: "Nessuno ne capisce niente, nessuno sa darmi una spiegazione. Forse io ho inalato un germoglio". Ma i biologi affermano che non è possibile che una pianta cresca all'interno del corpo umano. Olga Baranova, professoressa di Biologia dell'Università degli Urali: "E' assolutamente impossibile che una pianta si sviluppi da un seme dentro il corpo umano. Le piante per crescere hanno bisogno soprattutto di luce, poi di acqua e di una certa temperatura". I chirurghi hanno rimosso buona parte del polmone del paziente e hanno anche eseguito una biopsia. Ma per ora il mistero resta senza spiegazione.
Pesce d'aprile? - Sono stati in pochi, tra la stampa mondiale, a non credere alla notizia. Il dubbio che la notizia fosse una bufala è sorto ai canadesi della CBC News, i quali hanno consultato degli esperti che escludono decisamente che un abete non può crescere in quel modo dentro un polmone umano. Un radiologo contattato dall'emittente canadese ha notato che la spalla, nella radiografia, ha una zona di accrescimento nella spalla che non si è fusa e quindi appartiene a un paziente pediatrico, non a un ventottenne.
Calendario giuliano - La notizia è stata diffusa il 15 aprile. Ma, essendo di provenienza russa, e considerando il calendario giuliano in uso in quelle regioni, la data corrisponde al primo aprile del calendario gregoriano.
Agr/RED





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