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HONDA

Nuova Hornet 600: cuore sportivo e aspetto seducente

Il nuovo stile enfatizza meglio il carattere grintoso. VIDEO e FOTO.
Honda
Nuova Hornet 600: cuore sportivo e aspetto seducente
Il nuovo stile enfatizza meglio il carattere grintoso. VIDEO e FOTO.
Hornet, una delle naked europee più apprezzate in assoluto e sicuramente la più imitata. Presentata per la prima volta nel 1998, la Hornet ha da sempre un forte legame con CBR pluricampione nel mondiale supersport. Gli aggiornamen...

Hornet, una delle naked europee più apprezzate in assoluto e sicuramente la più imitata. Presentata per la prima volta nel 1998, la Hornet ha da sempre un forte legame con CBR pluricampione nel mondiale supersport.

Gli aggiornamenti apportati si sono sempre basati sul feedback ricevuto dai suoi possessori. Nel 2000 è stato introdotto il cerchio anteriore da 17 pollici mentre nel 2003 è stata aumentata la capacità del serbatoio. Nel 2007 la Hornet è stata modificata radicalmente con aggiornamenti al design e delle tecnologie. Da allora questa naked ha continuato a imporre i suoi standard qualitativi e prestazionali mantenendosi al top in questo segmento grazie a costanti aggiornamenti dello styling e all’introduzione delle sospensioni regolabili nel 2009.
Per il nuovo modello 2011 Honda è rimasta fedele all’idea di una Hornet che sia in grado di accontentare le aspettative dei clienti introducendo accattivanti modifiche a livello estetico, realizzate proprio sulla base delle richieste espresse dagli appassionati.
 
Serviva un design più aggressivo. Il centro stile Honda di Roma è uno dei migliori d’Europa ed è per questo che il colosso nipponico ha delegato molti lavori ai designer italiani. Uno di questi è Gianfelice Marasco, che ha contribuito al successo della Hornet, perché ne ha pensato e disegnato le forme, insieme a Paolo Cuccagna responsabile del centro stile. Sono state fatte numerose indagini di mercato dalle quali è principalmente emerso che la vecchia Hornet veniva considerata un po’ anonima in fatto di design. I clienti hanno apprezzato molto lo stile della CB 1000R e dovendo cambiare era logico ispirarsi ad un modello che sta riscuotendo consensi.
 
Cosa cambia. È stato ridisegnato il cupolino che integra ora in una soluzione più compatta e stilisticamente più raffinata la strumentazione, quest’ultima completamente digitale.
Nuovo il disegno del faro anteriore che esalta il frontale della moto conferendo alla nuova Hornet un aspetto più grintoso e aerodinamico. Il posteriore è stato riprogettato con un taglio del codone più alto e snello che accentua il look leggero e sportivo della moto.
 
Prova su strada. La nuova Hornet ha lo stesso facile comportamento dinamico della precedente versione. Uno dei punti di forza del modello 2011 è la posizione di guida, nonostante un piano di seduta non particolarmente alto e la compattezza di questa naked, lo spazio non manca. La nuova Hornet può ospitare bene a bordo tutti: alti, bassi, esili e robusti. La sella stretta e bassa (solo 800 mm da terra), nelle soste cittadine tra un semaforo e l’altro e nelle manovre da fermo permette anche ai più bassi di appoggiare perfettamente entrambi i piedi a terra. Il manubrio è abbastanza rialzato, rispetto alla sella, ma non troppo largo, a tutto vantaggio di una postura in sella molto naturale e confortevole, quindi anche da questo punto di vista la Hornet invoglia il conducente a percorrere molti chilometri in assoluto relax. Il propulsore non è cambiato, riteniamo giustamente, considerando che è il vero punto di forza di questa “nuda”, quest’ultimo è sempre quello che deriva dalla CBR 600 RR del 2007. In quell’anno Honda installò la nuova unità (con ovvie differenze a livello di potenza, coppia ed erogazione). Parliamo di un quattro cilindri in linea di 599 cc, unità di solito contraddistinte da un ottimo allungo, ma non particolarmente performanti ai medio-bassi regimi di rotazione. Il propulsore della Hornet in questo senso invece fa eccezione, perché anche usando i rapporti lunghi la risposta del motore ai medi regimi è più che sufficiente per divertirsi e togliersi di impaccio, sia quando ci si deve divincolare nel traffico cittadino o che si vada a “spasso” nelle strade miste extraurbane. L’elasticità del propulsore della Hornet è infatti sorprendente considerato che si tratta di un unità di media cilindrata. Quando si vuole viaggiare tranquillamente è possibile ridurre al minimo l’utilizzo del cambio, che comunque funziona bene grazie a innesti molto precisi e morbidi. Il motore della Hornet ha però due facce perché quando si vuole aumentare il ritmo mantenendo il motore sopra gli 8.000 giri per uscire più velocemente dalle curve questa naked mostra il suo vero carattere con allunghi dal sound entusiasmante.
Ottime le doti di maneggevolezza, è facile da guidare come uno scooter anche alle basse velocità e l’ampia capacità di sterzo facilita molto le manovre, nonostante ciò a velocità sostenute l’avantreno resta sempre stabile, rassicurante e preciso anche in appoggio nei lunghi curvoni autostradali. Le sospensioni svolgono egregiamente il loro compito perché ben tarate, assorbono bene anche in condizioni di fondo stradale molto sconnesso. L’impianto frenante è potente oltre ad essere ben modulabile, poi con l’ausilio del sistema ABS abbinato alla frenata combinata è ancora più rassicurante e facile da gestire anche per i neofiti. La nuova Hornet quindi per stile è destinata a non passare inosservata, una moto adatta a tutti per facilità di utilizzo, in grado se “stuzzicata” di soddisfare anche i conducenti più esigenti e smaliziati perché nasconde un cuore da vera sportiva.
 
Colorazioni, disponibilità e prezzo. È fornibile da subito in tre colorazioni: nero, giallo e bianco al prezzo di 11.890 franchi, con ABS compreso.
A disposizione anche una vasta gamma di accessori.
 
 

By Mario

 

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