Lavare un abito completo: solo in Scandinavia è più caro che in Svizzera
A Zurigo sono necessari in media 24,95 euro, a Oslo 42 e in media nel resto del mondo 11,12
ZURIGO - La Svizzera è tra i Paesi in cui costa di più far lavare un abito completo. Solo in Norvegia, Finlandia, Svezia e Danimarca il prezzo per un lavaggio a secco di giacca e pantaloni è maggiore rispetto a quello di Zurigo. È quanto emerso in un confronto dei prezzi della start-up tedesca Zipjet.
Se nella città sulla Limmat sono necessari in media 24,95 euro (quasi 30 franchi), a Oslo ce ne vogliono addirittura 42. Nelle 100 città in cui è stato svolto il sondaggio il lavaggio del completo costa in media 11,12 euro. Questo prezzo equivale anche a quello pagato nella capitale statunitense Washington DC.
La pulizia meno costosa, di soli 2 euro, si è invece registrata a Colombo (Sri Lanka) e Giacarta (Indonesia).
Tuttavia, la situazione appare diversa quando i prezzi vengono confrontati con il salario minimo del rispettivo Paese. In questo contesto Lagos (Nigeria) si situa al primo posto, in tale località per un lavaggio a secco sono necessarie 22 ore di lavoro al salario minimo. A Mosca (Russia) ci vogliono pur sempre ancora 16 ore. Mentre a Zurigo, dove come base di confronto è stato utilizzato il salario minimo del personale addetto alle pulizie, è necessario spendere l'equivalente di 1,5 ore di lavoro.
Il sondaggio di Zipjet, in cui sono stati raccolti i prezzi di almeno dieci lavanderie per città, mostra inoltre che a Ginevra il lavaggio chimico di un abito è molto più economico che a Zurigo. Il prezzo medio nella città renana è risultato di 18,41 euro, oltre 4 euro in meno rispetto alla località sulla Limmat.
Tramite una applicazione, la start-up Zipjet offre un servizio mobile di lavaggio secco in cui i vestiti vengono ritirati, lavati, stirati e riconsegnati.
Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!