E dice no ad appartamento e autista
ROMA - "Fatte salve le indennità irrinunciabili, ho deciso di tagliare tutto il resto (diaria, rimborso spese generali e rimborso spese per l'esercizio del mandato)" del mio stipendio, "passando da 18.600 euro netti a circa 9.000 euro netti". Lo ha annunciato il presidente del Senato italiano Pietro Grasso.
Grasso ha deciso di dimezzare la propria scorta, prevista dal Ministero dell'interno e di rinunciare ad appartamenti ed autisti. "Si deve partire - sottolinea il presidente del Senato in una nota - dando l'esempio: auspico che lo stesso metro possa essere adottato da tutti i componenti dell'Ufficio di Presidenza di un Senato che intendo convocare dal lunedì al venerdì".
"Stamattina - scrive Grasso - leggendo i giornali ho visto che a seguito dei tagli annunciati alle spese del Parlamento si è scatenata una rincorsa di cifre: tante e tutte diverse". "Nel mio primo discorso da Presidente - spiega Pietro Grasso - ho auspicato che il Senato divenisse una 'casa di vetro'.
Credo nella trasparenza, nei fatti che seguono le dichiarazioni". "Dopo il primo studio delle voci di spesa di martedì - dice ancora - ieri ho approfondito con gli uffici competenti le possibilità di risparmio.