Cerca e trova immobili
GIAPPONE / RUSSIA

Sony, la divisione musicale cessa l'attività in Russia

La società intende vendere l'etichetta musicale e trasferire il catalogo degli artisti a una compagnia locale
Deposit
Fonte Ats
Sony, la divisione musicale cessa l'attività in Russia
La società intende vendere l'etichetta musicale e trasferire il catalogo degli artisti a una compagnia locale
TOKYO - La divisione musicale della Sony cesserà le proprie operazioni in Russia, in risposta all'invasione di Mosca in Ucraina. Lo anticipa l'agenzia Kyodo. Fonti a conoscenza del dossier citano «l'impatto umanitario» che il confl...

TOKYO - La divisione musicale della Sony cesserà le proprie operazioni in Russia, in risposta all'invasione di Mosca in Ucraina. Lo anticipa l'agenzia Kyodo. Fonti a conoscenza del dossier citano «l'impatto umanitario» che il conflitto in atto ha sulle attività del gruppo, considerate insostenibili.

La società giapponese dell'elettronica e dell'intrattenimento, che aveva già sospeso gran parte del business poche settimane dall'inizio del conflitto, intende vendere l'etichetta musicale operante in Russia e trasferire il catalogo degli artisti sotto contratto a una compagnia locale, sebbene non si conoscano i dettagli degli accordi finanziari.

La continua imposizione delle sanzioni nei confronti della Russia da parte della comunità globale, secondo la Sony, incide inoltre sulla sostenibilità economica degli affari nel paese. L'impatto finanziario provocato dalla sospensione delle attività musicali dovrebbe essere tuttavia limitato, poiché le operazioni in Russia e Ucraina rappresentano circa lo 0,7% del fatturato globale di Sony per l'anno fiscale terminato a marzo 2022.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE