Hong Kong: turismo in netto calo a causa delle proteste

L'Ente del Turismo locale ha reso noto che nella seconda metà di luglio il numero degli arrivi ha registrato un calo a due cifre
L'Ente del Turismo locale ha reso noto che nella seconda metà di luglio il numero degli arrivi ha registrato un calo a due cifre
HONG KONG - Le proteste che proseguono ormai da nove settimane a Hong Kong mettono a dura prova il settore del turismo della metropoli, che secondo fonti ufficiali ha segnato un netto declino nelle ultime settimane: l'Ente del Turismo locale ha reso noto che nella seconda metà di luglio il numero degli arrivi ha registrato un calo a due cifre rispetto allo stesso periodo del mese precedente.
E come se non bastasse, scrive la Bbc online, gli operatori del settore «riportano che il numero delle prenotazioni (alberghiere, ndr) per i mesi di agosto e settembre è sceso notevolmente».
Stessa cosa dicasi per gli acquisti dei biglietti aerei, come ha commentato la compagnia di bandiera di Hong Kong - la Cathay Pacific - senza fornire dati ma sottolineando che l'attività «risente dell'impatto dei disordini locali di natura politica». Questo, ha detto il presidente del Cathay Pacific Group, John Slosar, «ha portato ad un notevole calo delle prenotazioni dei prossimi mesi, in particolare per i voli in arrivo».
Da parte sua, la catena di hotel internazionale Langham Hospitality Group vede un rallentamento dell'attività in alcuni segmenti dei suoi alberghi di Hong Kong, anche se il portavoce del gruppo ha tenuto a precisare che «nel lungo periodo le proteste non costituiscono un rischio per l'economia locale».
Il turismo è uno dei principali pilastri economici di Hong Kong, con circa il 5% del pil cittadino. Gran parte dei visitatori arriva dalla Cina: nel solo periodo gennaio-giugno di quest'anno, i turisti cinesi hanno effettuato 27 milioni di visite.





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