Croazia: leader Ue dicono sì, sarà 28esimo stato membro
"È un momento storico", hanno sottolineato il presidente dell'Ue, Herman Van Rompuy, il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso e il primo ministro ungherese, Viktor Orban, per la presidenza di turno dell'Ue, rivolgendosi al premier croato, Jadranka Kosor, giunta a Bruxelles per raccogliere i frutti di un lavoro durato sei anni.
"Ci aspettiamo una conclusione dei negoziati molto presto: entro la fine di giugno. Dovremmo firmare il trattato di adesione prima della fine del 2011", ha detto van Rompuy. "Spero - ha aggiunto Barroso - che tutto sia pronto per accogliere la Croazia come ventottesimo Stato membro il primo luglio del 2013". Soddisfatta la premier Kosor, secondo cui "la Croazia è arrivata alla fine di un lungo viaggio" e la decisione di oggi "è il più grande regalo che potevamo ricevere per il ventesimo anniversario della nostra indipendenza", il 25 giugno del 1991.
"Dall'inizio dei negoziati nel 2005 - ha aggiunto la premier croata - abbiamo avuto i nostri momenti difficili, ma questo mostra ai nostri vicini che la perseveranza e il lavoro pagano". Nelle loro conclusioni, i leader europei insistono affinché la Croazia prosegua gli sforzi "in particolare per quanto riguarda il settore giudiziario e i diritti fondamentali" e chiedono alla Commissione Ue di monitorare la situazione fino all'adesione.
"Non sono state aggiunte nuove condizioni", ha assicurato van Rompuy, al quale Kosor ha confermato l'intenzione di "continuare a lavorare duro fino all'adesione e anche dopo". Secondo la tabella di marcia, dopo la firma del trattato di adesione, previsto a metà dicembre, toccherà ai cittadini croati dare il via libera con un referendum. Poi sarà la volta delle ratifiche da parte degli Stati membri dell'Ue, un processo che dovrebbe terminare entro luglio del 2013.




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