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GUERRA IN UCRAINA

Mosca e Kiev lontane, salta l'incontro Zelensky-Witkoff

Ma per Trump «Putin vorrebbe la fine della guerra».
Afp
Fonte Ansa di Luca Mirone
Mosca e Kiev lontane, salta l'incontro Zelensky-Witkoff
Ma per Trump «Putin vorrebbe la fine della guerra».

Il termometro della diplomazia segna freddo polare per l'Ucraina, dopo il sostanziale nulla di fatto nella riunione fiume al Cremlino tra Vladimir Putin e gli emissari di Donald Trump sull'ultima versione del piano di pace americano. Sui nodi chiave della trattativa, territori, garanzie di sicurezza e rapporti Nato-Kiev, Mosca è sembrata arretrare poco o nulla, e gli Stati Uniti sono stati costretti a prenderne atto. In questo stallo è saltato l'incontro tra Volodymyr Zelensky e Steve Witkoff, forse proprio su pressioni russe.

Per Trump, Putin vuole la fine della guerra - E così il mediatore ucraino Rustem Umerov ha avviato consultazioni con i partner europei e della Nato a Bruxelles, iniziando a programmare una nuova missione a Washington. In una dinamica che continua a favorire le forze di occupazione. Ma Donald Trump, dopo essere stato informato dai suoi inviati Witkoff e Jared Kushner, sostiene che la loro impressione è che Vladimir Putin «vorrebbe mettere fine alla guerra».

Il presidente russo «non ha respinto il piano americano, ma solo alcune parti», ha puntualizzato Dmitry Peskov all'indomani dei colloqui con Witkoff e Kushner, aggiungendo che le due parti stanno conducendo un lavoro a livello di esperti che dovrebbe diventare la base per contatti a livello più alto.

Distanze considerevoli - Nella sostanza, tuttavia, le distanze tra Mosca e Kiev restano considerevoli. Marco Rubio ha riassunto così la situazione: «Stanno letteralmente combattendo su uno spazio di circa 30-50 chilometri e il 20% della regione di Donetsk che rimane», ha riferito il capo della diplomazia americana, aggiungendo che lo sforzo in corso è «capire cosa potrebbero sopportare gli ucraini». Anche Washington ammette che «bisogna tenere conto della loro posizione» e lavora per «assicurarsi che non vengano mai più invasi, che venga protetta la sovranità e l'indipendenza e che la loro economia possa tornare a prosperare». Poi c'è la questione delle garanzie di sicurezza con l'opzione Kiev nella Nato, che resta una linea rossa per il Cremlino.

Meeting con Zelensky annullato - Witkoff, dopo l'incontro con Putin, avrebbe dovuto raggiungere Zelensky a Bruxelles, ma il meeting è stato annullato, hanno riportano i media ucraini, senza specificarne il motivo. La versione russa è che gli inviati di Trump avevano «promesso» allo zar di tornare direttamente a Washington. E che il momento sia poco favorevole agli ucraini è confermato da diversi analisti citati dal Wp, secondo cui l'incontro russo-americano era necessario al Cremlino solo per convincere gli americani ad aumentare la pressione sull'Ucraina e a convincerla ad arrendersi davvero. Putin, si rileva, è soddisfatto dell'andamento della guerra, quindi non ha motivo di fermarsi. Ma il tycoon, senza sbilanciarsi «perché le cose bisogna farle in due» sostiene che l'incontro con Putin sia stato «ottimo».

Saltato il meeting Zelensky-Witkoff, nella capitale belga è volato il capo negoziatore ucraino Umerov, per incontrare un ristretto gruppo di colleghi europei, tra cui il consigliere diplomatico di Giorgia Meloni, Fabrizio Saggio, ed informarli degli sviluppi dei colloqui di Ginevra a Miami. «Insieme, dobbiamo sviluppare un quadro di garanzie di sicurezza che sia reale ed efficace, per la sicurezza a lungo termine dell'Ucraina e di tutta l'Europa», ha sottolineato l'emissario ucraino al termine dell'incontro, a cui erano presenti rappresentanti (oltre che dell'Italia) di Francia, Polonia, Finlandia e Regno Unito, Ue e Nato. Ancora una volta Kiev cerca una sponda al di qua dell'Atlantico, temendo che la Casa Bianca prima o poi si stanchi di mediare. Nel frattempo, l'alleato americano va tenuto stretto: il ministro degli Esteri Andrii Sybiha ha annunciato che il team negoziale ucraino è stato nuovamente invitato negli Stati Uniti.

La guerra continua - Sul terreno, l'Armata di Putin continua a premere. Una mappa aggiornata della situazione del fronte realizzata dall'ucraina DeepState mostra che i russi sono riusciti ad avanzare ulteriormente all'interno della città di Pokrovsk (che sostengono di avere conquistato interamente, mentre Kiev continua a negare) ed hanno occupato altri tre insediamenti nel Donetsk e a Zaporizhzhia.

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