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I crimini di guerra delle forze speciali britanniche in Afghanistan e Iraq

La BBC rivela testimonianze inedite di ex forze speciali britanniche su gravi crimini di guerra commessi da SAS e SBSq, coinvolgendo anche alti ufficiali.
Imago
Royal Marine britannici e Marines statunitensi durante le evacuazioni all'aeroporto internazionale Hamid Karzai, il 18 agosto 2021 a Kabul.
Fonte ats ans
I crimini di guerra delle forze speciali britanniche in Afghanistan e Iraq
La BBC rivela testimonianze inedite di ex forze speciali britanniche su gravi crimini di guerra commessi da SAS e SBSq, coinvolgendo anche alti ufficiali.

LONDRA - Il programma di inchieste giornalistiche Bbc Panorama ha reso pubbliche per la prima volta le testimonianze dirette di ex membri delle forze speciali del Regno Unito sui gravi crimini di guerra imputati ai britannici in Afghanistan durante l'invasione a guida Usa e anche in Iraq.

I reduci hanno affermato di aver visto militari dello Special Air Service (Sas) uccidere persone disarmate nel sonno e giustiziare detenuti ammanettati, inclusi bambini. "Hanno ammanettato un ragazzino e gli hanno sparato", ha raccontato all'emittente uno dei testimoni. "Era chiaramente un bambino, nemmeno vicino all'età per combattere", ha aggiunto l'ex militare parlando di uccisioni diventate "routine".

Dalle testimonianze sono emerse accuse di crimini di guerra che si estendono per oltre un decennio, ben più dei tre anni attualmente al vaglio di un'inchiesta pubblica condotta da un giudice nel Regno. Non solo, anche l'Sbs, il reggimento d'élite delle forze speciali della Royal Navy, è coinvolto per la prima volta in casi di esecuzioni di persone disarmate.

Sempre secondo Bbc Panorama inoltre, il generale Gwyn Jenkins, attualmente comandante dei Royal Marines, quando era a capo delle forze speciali in Afghanistan avrebbe coperto i crimini di guerra imputati alle Sas e poi contribuito a far respingere le richieste di asilo nel Regno dei commandos afghani - che avevano combattuto al fianco dei militari di sua maestà - nel momento dell'ingloriosa ritirata occidentale dal Paese di fronte ai Talebani. Quei soldati avrebbero potuto fornire importanti resoconti di quanto accaduto nelle missioni in cui era stata data "licenza di uccidere".

Jenkins fra l'altro è considerato dai media britannici come il probabile successore dell'ammiraglio Ben Key, dimessosi per una relazione con una sua sottoposta dal ruolo di comandante della Royal Navy.

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