Monsignor Paglia commenta la scelta di Israele. «Sabato tutti vedranno che dentro quella bara c'è un cuore che continua a battere»
CITTÀ DEL VATICANO - Israele ha cancellato i post ufficiali su X delle sue ambasciate in tutto il mondo di cordoglio per la morte di Papa Francesco. Il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, monsignor Vincenzo Paglia, intervenendo a "È sempre Cartabianca", ha definito la scelta «pura follia», sostenendo che «l'amore è più forte della morte».
«Netanyahu non ha ragione da nessun punto di vista, Francesco vuole che tutti siano in pace, che tutti e due i popoli vivano insieme. Per me è un gesto inimmaginabile. Alla fine perdiamo il lume della ragione, siamo tutti condannati a vivere insieme», ha detto.
E ha ricordato una delle ultime apparizioni del Papa: «Giovedì va a Regina Coeli, e lui che è un malato particolarissimo e lo sa benissimo, sceglie di non indossare la mascherina, abbraccia tutti, dà le mani a tutti, è uno che non si risparmia. Credo che questo amore esagerato sia quello che fa rosicare i corvi e fa un bene enorme ai più poveri e più deboli, per questo sentiamo un vuoto. Mi auguro che il mondo intero guardando sabato quella bara capisca che lì dentro c'è un cuore che continua a battere perché l'amore è più forte della morte».
«Lui ha dato tutto fino all'ultima ora per gli altri. Credo che sabato mattina ci commuoveremo tutti su quanto è forte l'amore per gli altri rispetto all'amore per se stessi», ha aggiunto.
Quanto al conclave «sono fiducioso, non si può tornare indietro» rispetto al solco di Francesco che ha insistito su temi come «pace, fraternità tra tutti i popoli, il prendersi cura degli altri».