«Se non liberano gli ostaggi riprendiamo la guerra»

Lo ha deciso il governo israeliano all'unanimità. «Combatteremo fino a quando Hamas sarà definitivamente sconfitto»
TEL AVIV - La tregua a Gaza appare a rischio. Israele ha deciso che se Hamas continuasse nella sua decisione di non liberare gli ostaggi sabato, come previsto, riprenderà la guerra.
Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu, parlando di una decisione presa all'unanimità dal governo: o Hamas rispetta gli accordi o «il cessate il fuoco verrà interrotto e le Idf torneranno a combattere intensamente finché Hamas non sarà definitivamente sconfitto».
Donald Trump dal canto suo ha ribadito il suo ultimatum ad Hamas per il rilascio di «tutti» gli ostaggi sabato. Ieri il presidente americano aveva minacciato «l'inferno» in caso di mancato rispetto dell'impegno.
Idf richiama riservisti - Infine, l'Idf ha dichiarato che sta richiamando i riservisti come parte del rafforzamento delle truppe intorno a Gaza. «In conformità con la valutazione della situazione e la decisione di aumentare il livello di prontezza nel Comando meridionale, è stato deciso di aumentare i rinforzi con truppe aggiuntive, compresi i riservisti», si legge in una nota dell'esercito israeliano, secondo cui «il rafforzamento delle truppe e la mobilitazione dei riservisti vengono effettuati in preparazione di vari scenari».
Nessuna marcia indietro - Hamas ha affermato che non rilascerà gli ostaggi se Israele non rispetta le condizioni dell'accordo di Gaza. Lo riporta Al Arabiya rilanciato dall'agenzia russa Tas




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!