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Uccise il padre violento, assolto

Il giovane aveva accoltellato il padre nel 2020, per difendere la madre e il fratello.
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Fonte Red
Uccise il padre violento, assolto
Il giovane aveva accoltellato il padre nel 2020, per difendere la madre e il fratello.

TORINO - Inizialmente condannato per aver difeso madre e fratello da un padre violento, oggi, nel secondo processo di appello, il ragazzo, che sferrò coltellate mortali al genitore, è stato assolto. Delitto che - secondo le ricostruzioni in aula - sarebbe dunque maturato dopo un'intera infanzia avvelenata da un clima familiare di violenza e prevaricazione.

La vicenda - Quando aveva appena 18 anni - era l'aprile del 2020 - Alex Cotoia uccise a Collegno (Torino), colpendolo con 34 coltellate, il padre. Fu il drammatico culmine di una lite familiare, nella quale l’allora diciottenne intervenne per difendere la madre e il fratello dalle ripetute violenze.

L'iter giudiziario - In primo grado il ragazzo era stato assolto ma poi in appello, la Corte d’assise di Torino aveva deciso di condannarlo a sei anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Fino a che la Corte di cassazione, anni dopo, nel luglio del 2024, decise di annullare la condanna, disponendo un processo di appello bis.

«Mi sento frastornato» - Ebbene, oggi la nuova sentenza della Corte d'assise d'appello di Torino: assoluzione. In altre parole viene riconfermato quanto deciso in primo grado, quando prevalse la legittima difesa nei confronti del padre-padrone.

Alla fine del processo Alex, che nel frattempo porta il cognome che non è più quello del padre - di fatto rinnegato -, ha detto al Corsera di sentirsi «frastornato», di voler festeggiare con la sua cagnolina e di voler trovare il proprio «posto nel mondo».


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