Famiglie con bambini in vacanza, tra le persone costrette a trascorrere la notte sospese a oltre 3.000 metri di quota. Questa mattina sono ancora 16 le persone da evacuare
CHAMONIX - Ci sono alpinisti, ma anche famiglie con bambini in vacanza, tra le persone costrette a trascorrere la notte sospese a oltre 3.000 metri di quota, sopra ai ghiacciai del massiccio del Monte Bianco.
A causa di un guasto dal pomeriggio sono bloccate nella cabinovia francese che collega le stazioni dell'Aiguille du Midi (3.842 metri) a quella di Punta Helbronner (3.462 metri), al confine con l'Italia. Una sessantina le persone evacuate dai soccorritori con gli elicotteri, costretti poi a rientrare alla base per una nuvola che toglie visibilità e impedisce di avvicinarsi ai cavi nel tratto terminale della linea, o con le funi calate per oltre 50 metri sul ghiacciaio, in una zona insidiosa per i numerosi crepacci.
Due guide alpine valdostane, portate nel pomeriggio in elicottero sopra due cabine, hanno lavorato fino a tarda serata con i colleghi francesi per portare alle persone bloccate coperte e materiale utile a trascorrere la notte in quota.
"Siamo in contatto con i clienti, hanno acqua e mezzi di comunicazione", spiega il presidente della Compagnia del Mont-Blanc, Mathieu Dechavanne, che gestisce la tratta. Tra gli evacuati "non mi sono stati segnalati casi di malori", aggiunge Roberto Francesconi, amministratore delegato di Skyway, la funivia italiana del Monte Bianco che funziona senza problemi e che ha riportato a valle le persone tratte in salvo. Poi aggiunge: "I francesi sono in contatto radio con i loro clienti, vogliono far sapere che la situazione non è di pericolo".
L'allarme è scattato alle 16.30. "I francesi ci hanno chiamato dicendoci che avevano un guasto", spiega Francesconi. Cavi che si sono 'accavallati', forse a causa del vento. I tecnici d'Oltralpe intervenuti non sono riusciti a risolvere il problema, continueranno a provarci per tutta la notte. Nel frattempo quello che sembrava ai clienti della funivia un inconveniente da poco, è diventato un problema di protezione civile.
Vista l'impossibilità di intervenire per risolvere il guasto, la gendarmeria di Chamonix ha deciso di provare a evacuare le persone. Prima tre elicotteri, francesi e svizzeri, poi quattro, grazie a quello della Protezione civile valdostana decollato dall'aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe (Aosta). Le persone tratte in salvo vengono portate alla stazione di Punta Helbronner, quindi condotte a Courmayeur in funivia. I francesi proseguono verso Chamonix con un servizio di autobus organizzato da Skyway.
Tra i tanti ancora bloccati qualche avvisaglia di angoscia è iniziata a farsi sentire all'ora del tramonto, con la prospettiva di trascorrere la notte appesi a dei cavi, in preda a raffiche di vento.
Gli occupanti sono bloccati a gruppi di quattro, in cabina che procedono a 'grappi' di tre per volta. La struttura è stata costruita negli anni cinquanta e collega Punta Helbronner a Chamonix, con un viaggio da 35 minuti.
Ancora 16 da evacuare - Dopo una notte trascorsa ad oltre 3.000 metri di quota, le persone bloccate sulla telecabina 'Panoramique Mont-Blanc', sul versante francese del massiccio, attendono a minuti la ripresa dei soccorsi per scendere a terra.
Sono circa sedici i clienti della funivia transalpina che hanno trascorso la notte negli ovetti bloccati da ieri pomeriggio a causa di un guasto. Gli elicotteri sono pronti ad alzarsi in volo, mentre da Courmayeur stanno per essere portate in quota a scopo precauzionale alcune barelle.