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FRANCIA/SVIZZERA

«Potrebbe essere peggio del Covid»

Secondo l'Istituto Pasteur di Parigi, una mutazione del virus dell'influenza aviaria potrebbe scatenare una nuova pandemia.
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Fonte 20 Minuten
«Potrebbe essere peggio del Covid»
Secondo l'Istituto Pasteur di Parigi, una mutazione del virus dell'influenza aviaria potrebbe scatenare una nuova pandemia.

PARIGI/BERNA - Secondo l'Istituto Pasteur, il virus dell'influenza aviaria H5 potrebbe mutare e trasmettersi da persona a persona, scatenando potenzialmente una pandemia più grave del Covid.

Questo avvertimento proviene da Marie-Anne Rameix-Welti, direttrice medica del Centro per le infezioni respiratorie dell'istituto. «Una potenziale mutazione che consentirebbe la trasmissione da uomo a uomo è cruciale», afferma. Gli esseri umani non possiedono anticorpi contro il ceppo H5 dell'influenza aviaria attualmente in circolazione e che è diffuso in tutto il mondo tra uccelli selvatici, pollame e mammiferi.

A differenza del Covid-19, «il virus potrebbe uccidere anche persone sane e bambini» teme. Mentre l'Organizzazione Mondiale per la Salute Animale ritiene attualmente basso il rischio di una pandemia di questo tipo, gli esperti chiedono preparativi approfonditi. Anche il Governo federale svizzero ha esteso le sue misure preventive a tutto il Paese la scorsa settimana.

«Quello che temiamo è che il virus si adatti ai mammiferi e soprattutto agli esseri umani e diventi trasmissibile da persona a persona, diventando così un virus pandemico», ha detto Rameix-Welti a Reuters. «Gli esseri umani hanno anticorpi contro i virus influenzali stagionali H1 e H3, ma non contro il sottotipo H5, che attualmente sta infettando gli uccelli e, sempre più spesso, anche i mammiferi. Nemmeno durante la pandemia di coronavirus si è verificata un'immunità di gregge».

L'esperte rimarca il fatto che «una pandemia di influenza aviaria sarebbe probabilmente piuttosto grave, forse persino più grave della pandemia che abbiamo sperimentato».

Negli ultimi anni, infezioni da virus H5 sono state ripetutamente rilevate negli esseri umani, «incluso il sottotipo H5N1, attualmente molto diffuso. Questi casi si sono generalmente verificati attraverso il contatto ravvicinato con animali infetti». Proprio questo mese, una persona negli Stati Uniti è stata infettata dal virus H5N5. L'uomo, originario dello stato di Washington, è morto la scorsa settimana; presentava patologie pregresse.

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