Come un tweet fasullo ha generato migliaia di miliardi di dollari in pochi minuti

La reazione alla falsa notizia sulla pausa di 90 giorni sui dazi dimostra l'isteria dei mercati in questi giorni
NEW YORK - I mercati finanziari sono altamente instabili, sul filo dell'isteria, da quando Donald Trump ha annunciato, quasi una settimana fa i dazi sulle merci importate negli Stati Uniti. L'esempio perfetto? Quanto avvenuto ieri a metà pomeriggio (ora svizzera).
Poco dopo le 16 diversi account social molto seguiti dai professionisti finanziari hanno pubblicato un'affermazione attribuita al consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, secondo cui il presidente statunitense stava prendendo in considerazione una pausa di 90 giorni nell'applicazione delle tariffe aggiuntive, con l'unica eccezione della Cina.
Gli investitori hanno immediatamente condiviso questa notizia, seppure non fosse verificata. In una manciata di minuti le vendite delle azioni sono schizzate alle stelle, invertendo completamente il flusso di vendite che stava andando avanti da ore. Alle 16.14 la citazione del titolo da parte del conduttore di una trasmissione di CNBC (il quale, a onor del vero, ha sottolineato come mancassero conferme) ha dato ulteriore spinta alla tendenza, che ha fruttato guadagni per migliaia di miliardi. Il tutto in una manciata di minuti.
L'illusione ha avuto vita breve. Prima è stato lo stesso Hassett a non menzionare lo stop di 90 giorni in un'intervista a Fox News, poi dalla Casa Bianca è arrivata la smentita ufficiale. Sia la falsa informazione che la successiva rettifica hanno fatto il giro del mondo, a riprova che tutti gli occhi sono puntati sugli Stati Uniti e sulla prosecuzione di questa guerra commerciale.
Una ricostruzione dei fatti, compiuta da Nbc News, ha mostrato che si è trattato del classico effetto valanga. Alle 16.11 un account di X relativamente poco seguito ha lanciato per primo la dichiarazione attribuita a Hassett. Questa è stata condivisa con grandissima rapidità e, in tre minuti, è giunta fino ai grandi network e alle agenzie stampa. «Mentre stavamo inseguendo le notizie sui movimenti del mercato in tempo reale, abbiamo trasmesso informazioni non confermate in un banner. I nostri reporter hanno rapidamente apportato una correzione in onda» ha dichiarato un portavoce di CNBC. Anche l'agenzia stampa Reuters è stata tratta in inganno e si è trovata a dover cancellare il rapporto. Anche se, ormai, i mercati si erano già mossi.