Oliver Stone: «Il Kosovo è un Paese di gangster»

«Sono stato là, posso dirvi che ciò che è accaduto è qualcosa di terribile», ha detto il regista in una intervista.
«Sono stato là, posso dirvi che ciò che è accaduto è qualcosa di terribile», ha detto il regista in una intervista.
NEW YORK - Per il regista americano Oliver Stone, il Kosovo è «un Paese di gangster», la cui indipendenza rappresenta «la violazione al livello più profondo di tutto quello di cui parliamo». «Sono stato là, posso dirvi che ciò che è accaduto è qualcosa di terribile», ha detto Stone in una intervista con Tucker Carlson, diffusa su X e ripresa in parte dalla stampa serba.
Il regista ha al tempo stesso condannato i bombardamenti della NATO della primavera 1999 contro la Serbia, sostenendo che nonostante i pretesti dell'Occidente secondo cui lo scopo dei raid era «la cattura di un dittatore» (Slobodan Milosevic, ndr), il vero obiettivo era la destabilizzazione e la "disgregazione" della Jugoslavia.
«Nel 1999 abbiamo bombardato una città in Europa, Belgrado. Pensateci», ha affermato Stone, secondo il quale ciò rappresenta un «esempio della politica americana in base al principio 'dividi et impera'».





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