Cerca e trova immobili
UNIONE EUROPEA

Ecco il primo trattato internazionale (vincolante) sull'Intelligenza artificiale

La decisione è stata presa dai ministri degli Esteri dei paesi membri del Consiglio d'Europa
REUTERS
Fonte ATS
Ecco il primo trattato internazionale (vincolante) sull'Intelligenza artificiale
La decisione è stata presa dai ministri degli Esteri dei paesi membri del Consiglio d'Europa
STRASBURGO - I ministri degli Esteri dei Paesi membri del Consiglio d'Europa, riuniti a Strasburgo, hanno adottato il primo trattato internazionale giuridicamente vincolante.L'obiettivo è garantire il rispetto dei diritti umani, dello stato di dirit...

STRASBURGO - I ministri degli Esteri dei Paesi membri del Consiglio d'Europa, riuniti a Strasburgo, hanno adottato il primo trattato internazionale giuridicamente vincolante.

L'obiettivo è garantire il rispetto dei diritti umani, dello stato di diritto e della democrazia nell'uso dei sistemi d'intelligenza artificiale.

Il trattato, che anche i Paesi extraeuropei possono ratificare, «definisce un quadro giuridico che copre l'intero ciclo di vita dei sistemi di Ia e affronta i rischi che essi possono comportare, promuovendo al contempo un'innovazione responsabile», evidenziano al Consiglio d'Europa.

«La convenzione è un trattato globale, primo nel suo genere, che garantirà che l'intelligenza artificiale rispetti i diritti delle persone», afferma la segretaria generale del Consiglio d'Europa, Marija Pejcinovic. La convenzione sarà aperta alla firma degli Stati a Vilnius il 5 settembre in occasione della conferenza dei ministri della giustizia.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE