Donne frustate se vanno alle feste, legge abrogata

La norma sull'ordine pubblico propone una interpretazione particolarmente severa della legge islamica della Sharia e si accaniva contro il gentilsesso
KHARTUM - Decisione storica per i diritti delle donne in Sudan: l'autorità di transizione ha abrogato una serie di leggi, tra cui quella che prevedeva arresti e frustate per le donne sorprese a partecipare a feste private o a indossare i pantaloni.
La stessa autorità questa mattina ha anche sancito lo scioglimento del partito dell'ex presidente Bashir.
La norma era una controversa legge sull'ordine pubblico che tuttavia aveva colpito in particolare le donne proponendo una interpretazione particolarmente severa della legge islamica della Sharia. La sua abolizione era una delle richieste principali avanzate al primo ministro in carica Abdalla Hamdok dal movimento di proteste.
«Le leggi sull'ordine pubblico e la morale pubblica erano uno strumento di sfruttamento, umiliazione - ha twittato Hamdok - e violazione dei diritti dei cittadini e una violazione della dignità del popolo. Mando un omaggio ai giovani uomini e donne del mio Paese che hanno sopportato gli orrori dell'applicazione di queste leggi».
Il 25 novembre il Sudan ha tenuto la sua prima marcia in decenni per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. E molte donne sono state in prima linea nel movimento che ha rovesciato il regime trentennale di Bashir.




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