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Avere come animale di supporto emotivo... un alligatore Un 65enne combatte la depressione grazie a Wally, un grosso rettile che lo abbraccia e che porta al guinzaglio proprio come se fosse un cane
YORK HAVEN - Talvolta capita che i medici affidino degli animali di supporto emotivo a persone depresse o con problemi psicologichi. Molto più raro è, invece, che al posto di un cane venga scelto un alligatore.
Eppure il signor Joie Henney lo ha fatto: già proprietario del rettile, ha spiegato al suo dottore i benefici della sua presenza. «Il mio medico sapeva di Wally e ha pensato che funzionasse, quindi perché no?» ha spiegato l'uomo a Philly.com. Ora il grosso rettile è registrato con
A quanto assicura, l'alligatore ama coccolarlo e abbracciarlo - oltre ad appoggiare il muso sul suo padrone - e non ha mai morso nessuno. Anzi, i gatti lo spaventano.
Keystone / APWally ha una storia particolare: salvato nei dintorni di Orlando in Florida quando aveva 14 mesi, ora che sta per compiere i 4 anni di età continua a crescere e ha già superato il metro e mezzo di lunghezza. Henney lo nutre con ali di pollo e ha a sua disposizione una vasca di plastica piena d'acqua, che condivide con un altro alligatore. L'uomo non è un semplice amante dei rettili, ma un vero e proprio specialista, con alle spalle anche la conduzione di una trasmissione televisiva.
Henney sa bene che il suo alligatore, se volesse, potrebbe staccargli un braccio con un singolo morso, ma assicura di non essere preoccupato. Capita che il 65enne, residente in Pennsylvania, porti Wally al centro per gli anziani e alle partite al guinzaglio. «È proprio come un cane. Vuole essere amato e coccolato».
