Al centro la decisione del Sinodo di riconoscere l'indipendenza della Chiesa ucraina da Mosca. Poroshenko: «La fine dell'illusione»
MOSCA - La Chiesa ortodossa russa sarà costretta a interrompere la comunione eucaristica col Patriarcato di Costantinopoli a causa della decisione di quest'ultimo di cancellare la scomunica al patriarca Filarete, capo della maggiore Chiesa ortodossa ucraina che non riconosce l'autorità religiosa di Mosca: lo ha detto padre Aleksandr Volkov, portavoce del Patriarca di Mosca Kirill.
La decisione del Sinodo di Costantinopoli, che va verso il riconoscimento di una Chiesa ortodossa ucraina indipendente dal Patriarcato di Mosca, è stata definita da Volkov «catastrofica per l'intero mondo ortodosso». «Il patriarcato di Costantinopoli - ha aggiunto il portavoce di Kirill - ha oltrepassato la linea rossa».
La «fine dell'illusione» - Si tratta della fine «dell'illusione imperialista e delle fantasie scioviniste» di Mosca: così il presidente ucraino Petro Poroshenko ha salutato la decisione del Santo Sinodo del Patriarcato di Costantinopoli di sostenere l'indipendenza della Chiesa ortodossa ucraina dal Patriarcato di Mosca.
Secondo numerosi analisti, il raggiungimento di questo obiettivo, a lungo inseguito dalla presidenza ucraina, potrebbe rafforzare la posizione di Poroshenko in vista delle presidenziali del prossimo anno.